«Via l'Irap, più lavoro ai giovani»
La Cisl sprona i candidati alla Regione

Abolire l'Irap per almeno tre anni in caso di assunzione di disoccupati o di donne. Favorire la diffusione dei contratti di apprendistato. Dare continuità al sistema di ammortizzatori sociali. Le proposte Cisl ai candidati alla presidenza della Regione Lombardia.

Abolire l'Irap per almeno tre anni in caso di assunzione di disoccupati o di donne. Favorire la diffusione dei contratti di apprendistato. Dare continuità al sistema di ammortizzatori sociali, assicurando un periodo certo di sostegno a tutte le imprese e a tutti i lavoratori interessati. E ancora: favorire l'occupazione giovanile sostenendo la formula del “ponte generazionale” e rilanciare le politiche attive regionali realizzando un cofinanziamento pubblico-privato. Introdurre strumenti di sostegno al reddito per tutti i lavoratori discontinui o atipici, inclusi partite Iva e collaborazioni.

Sono solo alcune delle proposte ai candidati alla presidenza della Lombardia, presentate questa mattina dalla Cisl regionale nel corso dell'assemblea dei delegati e quadri organizzata con la Uil di Milano e Lombardia. Lavoro, legalità e welfare sono le tre parole chiave del documento consegnato a Gabriele Albertini e Umberto Ambrosoli. Roberto Maroni, assente per malattia, è stato sostituito da Andrea Gibelli.

“Vogliamo una Lombardia che produca e lavori, che tuteli i più deboli, che combatta la criminalità – afferma Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia -. Non è più sufficiente che su questi temi ognuno agisca per proprio conto: occorre l'unione dei soggetti sociali, delle istituzioni, attraverso un nuovo patto che generi uno sviluppo qualitativo e un benessere sociale diffuso”.

In questi ultimi anni in Lombardia la disoccupazione è aumentata, raggiungendo un tasso del 6,7%. E' cresciuto del 9,8%, tra il 2011 e 2012, il numero delle famiglie nella fascia di povertà assoluta: oggi sono 202mila, il 4,2% delle famiglie lombarde. Gli anziani non autosufficienti, che nel 2005 erano 373mila sono diventati 445mila nel 2012. I ricavi illegali nella regione sono mediamente 3,7 miliardi di euro (la Campania è a 3,4 miliardi, la Sicilia arriva a 2,1 miliardi).

“La legalità e la trasparenza, con la sostenibilità sociale e ambientale, devono essere le condizioni per guidare nuovi investimenti e la ripresa dello sviluppo nella nostra regione”, afferma Petteni. “Sul fronte del welfare bisogna preservare un sistema universalistico che garantisca alla persona i servizi e le prestazioni necessarie – conclude il segretario generale della Cisl Lombardia – mediante la presa in carico del suo bisogno e la conseguente organizzazione di una risposta integrata e appropriata, attraverso la creazione di un sistema di rete collaborativa tra pubblico e privato”.

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