Abb, ricavi in calo del 12 %
Ma l'export è in forte crescita

Nel 2012 Abb Italia - cui fanno capo le strutture di via Baioni a Bergamo e di Dalmine - ha registrato ordini per 2,28 miliardi di euro, in linea con quanto registrato nell'esercizio precedente (il 7,8% del totale è arrivato dal mercato interno).

Nel 2012 Abb Italia - cui fanno capo le strutture di via Baioni a Bergamo e di Dalmine - ha registrato ordini per 2,28 miliardi di euro, in linea con quanto registrato nell'esercizio precedente (il 7,8% del totale è arrivato dal mercato interno).

I ricavi nel periodo sono ammontati a 2,29 miliardi, in calo del 12%. Stabile invece la redditività, mentre l'incidenza dell'export sui ricavi ha registrato una forte crescita attestandosi sul 61% del totale (56% nel 2011).

I mercati dove la produzione Abb Italia trova i principali sbocchi sono soprattutto Stati Uniti e tutti i Paesi del Middle East e del Nord Africa.

Nonostante la crisi la controllata italiana del colosso elvetico-finlandese nel 2012 (anche grazie all'acquisizione della società genovese Rgm Polycontrol) ha aumentato i propri dipendenti del 4% a 5.928 unità (di cui 5.703 permanenti).

«Il 2012 è stato un anno in cui abbiamo realizzato risultati soddisfacenti, nel segno di continuita' e stabilità - ha commentato il presidente e a.d., Barbara Frei, sottolineando che per in un contesto difficile Abb Italia - è riuscita a mantenere salda la competitività».

E accennando al futuro, ha aggiunto: «Ccontinuiamo a impegnarci fortemente nel rafforzare la nostra capacità produttiva e nell'innovazione, con investimenti che nel 2012 sono stati superiori al 2% del fatturato».

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