Tentano di avviare un'attività
Ma solo 4 su 57 ci sono riusciti

Da disoccupati a imprenditori, tanti ci provano Ma la stretta creditizia spegne il sogno. In tre mesi Confesercenti ha fornito consulenza gratuita a 57 persone interessate ad avviare una nuova attività. Ma solo in quattro ci sono riusciti.

Da disoccupati a imprenditori, tanti ci provano Ma la stretta creditizia spegne il sogno. In tre mesi Confesercenti ha fornito consulenza gratuita a 57 persone interessate ad avviare una nuova attività. Ma solo in quattro ci sono riusciti.

Aprire un'attività in proprio può rappresentare un valido sbocco alla crisi occupazionale che attanaglia in modo sempre più grave il nostro Paese. Anche a Bergamo, con frequenza sempre maggiore, chi ha perso il posto di lavoro cerca di reinventarsi un futuro diventando un piccolo imprenditore.

La tendenza è confermata dai colloqui informativi sostenuti presso Confesercenti negli ultimi tre mesi del 2012. L'associazione ha prestato 200 ore di consulenza gratuita (il servizio è coperto in parte dai fondi erogati dalla Camera di commercio per il progetto Formimpresa) a 57 aspiranti imprenditori: di questi, ben 27 sono risultati disoccupati o in mobilità.

Un dato che dimostra come la voglia di reagire alle difficoltà del periodo sia forte. Investire su se stessi e sulle proprie idee può rivelarsi la strada giusta da percorrere per non restare ai margini e rientrare sul mercato in modo competitivo.

L'entusiasmo e la voglia di ripartire si scontrano però molto spesso con la difficoltà di aver accesso al credito, di importanza vitale nell'avvio di qualsiasi attività. La maggior parte dunque preferisce desistere: solo 4 su 57 hanno effettivamente aperto un'impresa dopo la consulenza iniziale.

Si tratta di un bar, un negozio d'abbigliamento, una rivendita di sigarette elettroniche e un venditore ambulante. «Il numero elevato di colloqui dimostra che c'è tanta voglia di fare. Ma la stretta creditizia non lascia scampo e spegne anche le migliori energie - sottolinea Giacomo Salvi, direttore di Confesercenti Bergamo – occorre ritrovare la fiducia negli imprenditori e concedere loro le risorse di cui hanno bisogno. Diversamente, si rischia di restare intrappolati nella spirale negativa innescata dalla crisi in atto».

Ben consapevole del fatto che l'avviamento resta una delle fasi più delicate di qualsiasi attività, Confesercenti effettua un'attenta valutazione dell'idea imprenditoriale e ne determina la fattibilità. L'aspirante imprenditore è inoltre assistito e consigliato nella stesura del business plan.

E' previsto anche un affiancamento per l'intera fase di start up: i primi due anni sono i più delicati per la sopravvivenza dell'impresa ed è molto importante evitare passi falsi. Per questo Confesercenti continua a seguire da vicino il neo imprenditore.

Tra coloro che si sono rivolti agli uffici di Confesercenti, la maggior parte ha manifestato l'intenzione di aprire un bar (18 colloqui). Interesse anche per l'attività di ambulante (6 colloqui) e per il commercio di articoli non alimentari (6).

Più basso il gradimento per le rivendite di alimentari (4 colloqui) e per la professione di agente di commercio (3). Due persone hanno chiesto consigli sull'apertura di una pasticceria, mentre il resto si è informato su riparazione di elettrodomestici, noleggio autovetture, lavanderia a gettoni, wedding planner e altre attività.

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