Il festival di Sanremo
riscaldato dalle luci «Clay Paky»

Dalla magica notte americana del Super Bowl ai fasti nazionalpopolari di Sanremo: non c'è un attimo di tregua per la Clay Paky di Seriate, azienda leader nel campo dell'illuminotecnica, che appena concluso il suo impegno al festival canoro.

Dalla magica notte americana del Super Bowl ai fasti nazionalpopolari di Sanremo: non c'è un attimo di tregua per la Clay Paky di Seriate, azienda leader nel campo dell'illuminotecnica, che appena concluso il suo impegno al festival canoro condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

«Un'edizione, quella del Festival di quest'anno - spiega il direttore commerciale di Clay Paki Pio Nahum - che ha esaltato le nostre peculiarità, proprio per una scelta di fondo compiuta dagli organizzatori». Accanto infatti alla formula innovativa della doppia canzone per ogni concorrente, ce n'è stata una altrettanto significativa sul fronte scenico: si è infatti deciso, «in controtendenza con gli anni passati, di utilizzare meno i ledwall (schermi luminosi), a vantaggio dell'impiego delle luci», ha spiegato il direttore della fotografia Ivan Pierri.

Scelta che ha premiato l'affidabilità di Clay Paky, presente in forze con i suoi prodotti: dai collaudati Alpha Profile 1.500 e Sharpy, fino agli ultimi nati Sharpy Wash 330, piaciuti agli organizzatori per la resa dei colori, soprattutto nelle tonalità calde. Anche secondo il direttore del Festival Duccio Forzano, «rispetto a un precedente abuso di ledwall, stavolta le luci sono tornate ad essere il principale elemento espressivo variabile, per restituire sensazioni al pubblico a casa».

Un impegno imponente da parte dell'azienda bergamasca: «Abbiamo schierato circa 150 proiettori, con qualità e caratteristiche anche molto diversi tra loro - spiega Nahum -, anche perché per ogni canzone ci sono state scenografie diversificate e mai generiche, un lavoro di ricamo che ha saputo esaltare sia le performance degli artisti, sia i materiale tecnici: basti pensare alle esibizioni di Elio e le Storie Tese o dei Modà». E a livello canoro Clay Paky, come già da molti anni, sarà protagonista anche alla prossima edizione dell'Eurovision Song Contest (l'ex Eurofestival) in programma il 28 maggio.

Ma se Sanremo diventa una vetrina sempre più importante per l'azienda di Seriate, ancor più impegnativo e prestigioso era stato l'appuntamento del Super Bowl, lo scorso 3 febbraio, al Mercedes-Benz Superdome di New Orleans in Louisiana, dove Clay Paky ha curato la spettacolare esibizione della cantante Beyoncè, durante l'intervallo della partita tra i Baltimore Ravens e i San Francisco 49ers. «Un'atmosfera esaltante - racconta il direttore commerciale -: davvero si ha la sensazione che in quelle tre ore tutta l'America si fermi e guardi lo spettacolo. Come già nell'edizione precedente, quando curammo l'esibizione di Madonna, ci siamo occupati delle luci per i 13 minuti di Beyoncè, schierando ben 350 proiettori e coprendo tutte le tonalità di luce e sfumature di colore: uno spettacolo nello spettacolo».

M. F.

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