Trovè ancora segretario Fns Cisl
«Non si può tagliare la sicurezza»

Trovè confermato nella carica di segretario generale Fns Cisl: «Non si può tagliare la sicurezza». «A Bergamo, i Forestali si pagano la benzina per la pattuglia; l'organico dei pompieri è carente, e per la polizia carceraria manca la sicurezza».

Francesco Trovè confermato nella carica di segretario generale Fns Cisl: «Non si può tagliare la sicurezza». «A Bergamo, i Forestali devono pagarsi la benzina per la pattuglia; l'organico dei Vigili del Fuoco è carente, e per la polizia carceraria manca la sicurezza».

La Fns, rappresenta ancora oggi un unicum nel panorama sindacale del comparto sicurezza e soccorso pubblico, una scommessa lanciata quattro anni fa, e che oggi si appresta a rilanciare la validità di tale scelta, orientata ad assicurare ai lavoratori appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato «di poter essere adeguatamente rappresentati da un Sindacato moderno, dinamico ed attivo, dotato di autonomia ed indipendenza».

Trovè ha ottenuto la fiducia dei delegati al Congresso che questa mattina si è svolto nella sala dei Riformisti, nella sede Cisl di via Carnovali a Bergamo. Avrà quindi ancora il compito di guidare la «pattuglia» della sicurezza, insieme a Valentino Grumelli e Antonio Gamba, eletti dal direttivo del sindacato.

Da adesso, dunque, si riprende a confrontarsi con i problemi della categoria, che soffre di molti mali «tipici» del Pubblico Impiego, a partire dalle scarse risorse messe a disposizione dei lavoratori di un settore così strategico. «Nella Polizia Penitenziaria, come nei Vigili del Fuoco e nel Corpo Forestale dello Stato, risultano gravi ed inaccettabili i tagli su Pensioni, blocco turn-over , blocco dei contratti di lavoro, blocco della vacanza contrattuale e taglio delle risorse per lo svolgimento delle nostre mansioni in modo decoroso».

«Tra i Vigili del Fuoco, nel Comando di Bergamo si registra una significativa carenza degli organici tanto nel settore operativo quanto in quello dei qualificati (capo reparto più capo squadra), mentre per il personale amministrativo di supporto la carenza arriva quasi al 50%, rispetto a quello previsto dalle piante organiche. Il tutto s'inserisce in un quadro ben maggiore di criticità degli organici, che vede infatti a livello nazionale una carenza di 3000 unità su un organico teorico di circa 30000 operativi».

«Addirittura per i Forestali - ha continuato Trovè - anche il semplice uscire con gli automezzi per svolgere il proprio servizio, è possibile solo con l'anticipo di tasca propria dei soldi per la benzina e per le spese di missione».

Anche la realtà carceraria è in piena emergenza. «Definire drammatica la situazione nei penitenziari del Paese non è certo un eufemismo, con le inevitabili negative ripercussioni che gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria subiscono quotidianamente, costretti ad operare in condizioni disagiate e in scarsa sicurezza. Non sarà un caso, che purtroppo tra gli operatori della Polizia Penitenziaria si rileva il più alto tasso di suicidi rispetto alle restanti Forze di Polizia».

In tal senso è stata forte la denuncia che la Fns Cisl di Bergamo ha fatto di tale situazione, anche sugli organi di stampa, e continueremo a tenere alta la vigilanza, fino a quando l'amministrazione non adotterà linee di condotta che non consentano più il ripetersi di tali situazioni. La Fns Cisl lotterà perché le chiacchiere lascino il posto ai fatti, in modo che siano stanziate risorse e mezzi necessarie per l'esercizio dei nostri compiti istituzionali ed inoltre per il rispetto dei diritti dei lavoratori del comparto sicurezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA