Politiche attive per l'Honegger
Firmato il protocollo d'intesa

Il contenuto del Protocollo è importante e va valorizzato: è il tentativo coordinato tra istituzioni e parti sociali del territorio di dare una risposta concreta alla domanda di lavoro di tante lavoratrici e di tanti lavoratori che si trovano senza occupazione per la chiusura della propria azienda.

La firma è arrivata nel pomeriggio di mercoledì nella sede dell'assessorato provinciale all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza di Bergamo, alla fine di un percorso di quattro incontri svolti dalla nascita del Tavolo tecnico all'inizio di dicembre: nella difficile vicenda del cotonificio Honegger di Albino si aggiunge, così, un Protocollo d'intesa tra Provincia, Confindustria, Imprese&Territorio e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per l'attuazione di misure di politica attiva destinate alla riqualificazione e al reimpiego dei lavoratori del cotonificio.

La ricollocazione di parte dei lavoratori, lo ricordiamo, ha una rilevante funzione anche per chi un nuovo lavoro non lo troverà a breve: la cassa integrazione per i 358 lavoratori è stata approvata per un anno, ma è stato dato il via libera anche al programma biennale, dunque c'è la possibilità di ottenere altri 12 mesi se entro il primo anno (cioè entro il 31 agosto 2013) il 30% dei dipendenti, cioè 107 persone, avrà trovato un altro lavoro.

La percentuale era stata definita nell'accordo firmato in sede ministeriale il 6 agosto 2012. Se così non sarà, il secondo anno di cassa potrebbe sfumare. Fino ad ora solo una trentina di lavoratori ha lasciato l'azienda. Ne restano, dunque, un'ottantina da ricollocare per garantire anche il secondo anno di ammortizzazione sociale.

“Il progetto contenuto nel Protocollo firmato oggi pomeriggio individua Confindustria come ente capofila che implementerà il programma con alcune agenzie per il lavoro” ha spiegato poco fa Fulvio Bolis della segreteria provinciale della CGIL, presente all'incontro.

“Il contenuto del Protocollo è importante e va valorizzato: è il tentativo coordinato tra istituzioni e parti sociali del territorio di dare una risposta concreta alla domanda di lavoro di tante lavoratrici e di tanti lavoratori che si trovano senza occupazione per la chiusura della propria azienda. Fra i lavoratori Honegger, ex tessitura, vi sono alte professionalità ma molto specifiche e, visto l'andamento del settore tessile, poco spendibili in fase di ricollocazione senza che sia attivato un percorso di riqualificazione. Il Protocollo arriva a dare una mano proprio su questo delicato punto: la Provincia coordinerà il Tavolo presso il centro per l'impiego di Albino. I fondi arrivano sia dall'assessorato provinciale, sia dal sistema di doti della Regione Lombardia, oltre che da Fondimpresa. L'obiettivo principale, oltre alla riqualificazione, è fare incontrare la domanda con l'offerta, ecco perché si prevede il coinvolgimento delle agenzie per il lavoro. Questo è il primo progetto del genere che tenti di dare una risposta organizzata ad una situazione di crisi aziendale. Il nostro giudizio al riguardo è positivo, senza dimenticarne i limiti, che però non sono ascrivibili alla Provincia, bensì alle misure nazionali e a quelle della Regione Lombardia che prevedono interventi di politica attiva soprattutto dal lato dell'offerta di lavoro, mentre noi abbiamo estremo bisogno di interventi dal lato della domanda, cioè di sostegno ad aziende affinché cerchino manodopera: per questo torniamo a ripetere che le politiche attive dovrebbero indirizzarsi più nella direzione di stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro oltre che, ovvio, in quella di non perdere i posti esistenti”.

Nei prossimi giorni è prevista un'assemblea coi lavoratori per informarli nei dettagli delle possibilità offerte dal Protocollo. Per mettere in pratica il progetto, la Provincia in collaborazione con gli enti promotori, attraverso il centro per l'impiego di Albino, organizzerà momenti di confronto con i lavoratori. Si prevede, poi, l'assegnazione ad un'agenzia per il lavoro del ruolo di advisor.

“Tale ruolo, compensato con risorse pubbliche, comporta la ricerca, prioritariamente nell'area della media valle Seriana, di opportunità di lavoro compatibili con le professionalità possedute dai lavoratori destinatari dell'intervento (…). Si prevede che l'attività svolta dall'advisor coinvolgerà circa n.50 aziende, indicativamente suddivise tra metalmeccaniche, tessili, chimiche e della gomma platica e di altri comparti. Si prevede la predisposizione e l'attivazione, in parallelo all'intervento dell'advisor, di piani di supporto alla ricollocazione e piani formativi di riqualificazione professionale (…). Infine si prevede di identificare le imprese destinatarie degli inserimenti al lavoro per l'eventuale completamento del percorso di riqualificazione professionale e comunque per valorizzare, con un incentivo economico, le assunzioni effettivamente realizzate” (dagli allegati al Protocollo).

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