La Compagnia delle Pelli cresce
Nuovo brand e occhi puntati a Est

Due obiettivi per questo 2013 per La Compagnia delle Pelli: agganciare l'Oriente con La Martina e promuovere un proprio brand che porta il nome dell'azienda e che sarà lanciato ufficialmente questa primavera-estate.

Due obiettivi per questo 2013 per La Compagnia delle Pelli: agganciare l'Oriente con La Martina e promuovere un proprio brand che porta il nome dell'azienda e che sarà lanciato ufficialmente questa primavera-estate.

Buone notizie per l'azienda di Bonate Sopra, che non molla la presa sulle due licenze moda con cui si sta espandendo nel mondo: distributore dell'abbigliamento La Martina per l'Italia, licenziatario world-wide per gli accessori di pelletteria di Class Roberto Cavalli e La Martina per l'Europa e Medio Oriente, è anche gestore di 4 monomarca La Martina (Milano, Roma, Forte dei Marmi e Milano Marittima), con pure il negozio multimarca di Verona partito lo scorso anno. «In previsione apriremo entro l'anno a Bologna e a Torino, sempre monomarca La Martina, ma soprattutto arriveremo con il brand argentino nel Far-Est - spiega Giuseppe Bettinelli, amministratore delegato della Compagnia delle Pelli -. Se da un lato le vendite dei prodotti di fascia media stanno attraversando una fase di relativa staticità nel canale del retail multibrand, soprattutto sul mercato italiano, sui prodotti di fascia medio-alta e alta nelle ultime stagioni abbiamo riscontrato delle performance di vendita più che positive, soprattutto all'estero».

La percezione dell'interesse della Cina verso La Martina arriva anche dal monitoraggio del monomarca di Milano: «La clientela cinese, circa il 4% in quel negozio, è in crescita». E l'occasione della volata in Oriente arriva grazie al polo: «La Martina sarà fornitore ufficiale dei principali tornei asiatici, da Pechino a Singapore, passando per Kuala Lumpur: pur non essendo licenziatari per quell'area, entreremo nel mercato con una capsule collection in vendita nel negozio La Martina di Kuala Lumpur». Il brand argentino ha infatti dedicato a Singapore una linea composta da tre item di pelle intrecciata e dai colori delicati, omaggio all'artigianalità e alla raffinatezza orientale. «Spingere sull'accessorio è una strategia vincente - continua Bettinelli -, soprattutto in Oriente».

Questo mentre l'Italia arranca: «Ma facciamo chiarezza: non è che in Italia non si venda, qui ci capita di dover stoppare la distribuzione perché sono i negozianti che non riescono a stare dietro ai costi». E quindi si spinge ad Est: «La Martina nel prossimo triennio ha in progetto l'apertura di numerosi monomarca con una metratura minima di 300 metri quadrati, in tutta la Cina. Inoltre sono in previsione store a Istanbul, Honolulu, Bucarest, Bratislava, Delhi, Teheran, Kitzbuhel e Praga. Infine, oltre allo store di Kuala Lumpur, quest'anno aprirà Singapore e Hong Kong: è qui che vogliamo arrivare». Con Class Roberto Cavalli, invece, la licenza è per tutto il mondo: «Il brand funziona bene in Medio Oriente, senza dimenticare l'accordo con partner cinesi per l'apertura nel prossimo triennio di un numero significativo di monomarca. Attive già due boutique a Pechino e Shanghai, in Giappone il brand è nei department store».

E per il 2013 Bettinelli è fiducioso: «Prevediamo una crescita del 15% dopo che il 2012 si è chiuso in calo, per una riduzione del mercato italiano e la chiusura della distribuzione, lo scorso anno, dell'abbigliamento sull'Europa de La Martina, decisione schedulata da tempo». Resta il fatto che sui 28 milioni di euro fatturati nel 2012 dall'azienda di Bonate Sopra, 20 sono realizzati con il gigante argentino. Mentre si apre un altro progetto: «Nel 1999 avevamo "Mart", brand di pelletteria di nostra produzione, con 16 monomarca in Italia e due in Spagna. Ora nasce il marchio "La Compagnia delle Pelli", ovviamente sempre di pelletteria». Sarà lanciato questa primavera-estate: dalla valigeria alle borse, fino alle cinture e agli ombrelli: «La collezione sarà prodotta in Cina, in Italia sarà fatta tutta la metalleria - spiega Bettinelli -. L'ufficio stile resta a Roma, mentre come sempre nella Bergamasca gestiamo logistica, commerciale e amministrazione». Un progetto in cui Bettinelli crede molto: «Ci abbiamo investito 600 mila euro con una previsione di un incremento del fatturato del 10% per il prossimo anno: spingeremo sull'Italia, grazie alla forte rete commerciale che abbiamo già. L'Europa sarà il secondo step». Con un'idea che andrà ad abbattere qualsiasi confine: «Apriremo alla vendita on line». A quel punto l'Oriente sarà a due passi.

Fabiana Tinaglia

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