La maxi guarnizione
da Villongo al Venezuela

Business e primato per il distretto delle guarnizioni industriali del Sebino. La Oldrati di Villongo ha progettato e prodotto la guarnizione più grande mai realizzata al mondo. Da record le dimensioni: 22 metri di lunghezza, altrettante di larghezza e 10 tonnellate di peso.

Business e primato per il distretto delle guarnizioni industriali del Sebino. La Oldrati di Villongo ha infatti progettato e prodotto la guarnizione più grande mai realizzata sul mercato mondiale. Da record le dimensioni: 22 metri di lunghezza, altrettante di larghezza e 10 tonnellate di peso.

Realizzata con materiali speciali capaci di resistere a una pressione di 37 chilogrammi per centimetro quadrato, è stata da poco posizionata sulla seconda diga più grande esistente al mondo, quella di «Guri Dam», in Venezuela, costruita sul fiume Orinoco negli anni '60.

La guarnizione è la soluzione progettata per isolare le paratie degli impianti e permettere l'ingresso di sicurezza agli addetti alla manutenzione. Investimento, pianificato dal Governo venezuelano, attraverso la «Corpoelec», società che ha in gestione gli impianti idroelettrici, per migliorare l'efficienza e il regime produttivo di una struttura che misura 1,5 miglia di lunghezza e 90 metri di profondità.

Prima della realizzazione del progetto, la diga era utilizzata al 30% delle sue potenzialità di approvvigionamento elettrico, anche a causa dell'usura del tempo. «Di fatto - chiarisce Manuel Oldrati, amministratore delegato di Oldrati Group - la guarnizione, che è il cuore di un sistema complesso, assicura resistenza alle abrasioni e alle lacerazioni, garantendo 45 mila tonnellate di tenuta d'acqua a contatto della colata di cemento, senza la minima infiltrazione che potrebbe creare un effetto di implosione per decompressione».

Un progetto complessivo del valore di 50 milioni di euro. La guarnizione «mondiale», è stata prodotta nella seconda parte del 2012 a Villongo con 35 pezzi di circa due metri di lunghezza realizzati da stampo e trasformata con l'utilizzo di una pressa di 4 mila tonnellate. Quindi montata direttamente sul posto in Venezuela.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 29 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA