Ubi: verifica liste completata
Ma c'è un esposto di Jannone

Acque agitate anche per la verifica dei soci presentatori delle liste per il rinnovo del consiglio di sorveglianza di Ubi Banca, segno di un clima teso all'interno dell'istituto. Tanto da avere uno strascico, con esposti alla Consob e alla Banca d'Italia.

Acque agitate anche per la verifica dei soci presentatori delle liste per il rinnovo del consiglio di sorveglianza di Ubi Banca, segno di un clima teso all'interno dell'istituto. Tanto da avere uno strascico, con esposti alla Consob e alla Banca d'Italia.

Partiamo dai dati, diffusi ieri sera dalla banca: la lista proposta dal consiglio di sorveglianza uscente (o lista ufficiale), depositata venerdì scorso 22 marzo e guidata da Andrea Moltrasio, «ha avuto il supporto di 865 soci rappresentanti 76 milioni 227 mila 494 azioni rappresentanti l'8,45% del capitale sociale di Ubi». Centrati, dunque, entrambi i quorum (le 500 firme e lo 0,5% del capitale).

Lunedì 25 sono invece state presentate le altre due liste. «Ubi, banca popolare!», guidata da Andrea Resti, «ha avuto il supporto di 700 soci rappresentanti 619 mila 441 azioni per lo 0,07% del capitale sociale». La lista di Resti ha raggiunto il quorum delle firme ma non quello del capitale sociale. Fin qui tutto liscio.

Tensioni invece per la lista «Ubi Banca ci siamo», guidata da Giorgio Jannone: secondo il comunicato della banca, la lista «ha avuto il supporto di 601 soci rappresentanti 7 milioni 372 mila 268 azioni, per lo 0,82% del capitale sociale».

Centrati entrambi i quorum anche se il numero dei soci presentatori è inferiore di un centinaio rispetto a quanto annunciato da Jannone nei giorni scorsi. La motivazione? Documentazione incompleta. Ma Jannone non ci sta e attacca: presentato un esposto.

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