Zanetti e Calvi ai soci della Ubi
«Banca per imprese e territorio»

La lettera ai soci Ubi diffusa venerdì e firmata dal presidente del consiglio di gestione Emilio Zanetti e dal vice presidente vicario del consiglio di sorveglianza Giuseppe Calvi mette in fila una serie di numeri. Alcuni noti, altri meno.

La lettera ai soci Ubi diffusa venerdì e firmata dal presidente del consiglio di gestione Emilio Zanetti e dal vice presidente vicario del consiglio di sorveglianza Giuseppe Calvi mette in fila una serie di numeri. Alcuni noti, altri meno.

Numeri che in buona sostanza spiegano la forza del gruppo. Nel testo inviato agli 87 mila soci del gruppo non c'è naturalmente nessun riferimento alla competizione a tre che si è aperta in vista del rinnovo delle cariche che ci sarà all'assemblea del 20 aprile. Ma è chiaro che molti dati rintuzzano alcune critiche mosse ai risultati e all'attività del gruppo.

Uno per tutti: il rapporto Liikanen della Commissione europea colloca Ubi al primo posto fra le maggiori banche Ue per rapporto fra impieghi alla clientela e totale degli attivi. Il che significa che la banca ha continuato a fare la banca: «Il gruppo Ubi è rimasto "banca tradizionale" - sottolineano Zanetti e Calvi -, scegliendo il modello "puro" di banca commerciale dedicata alla raccolta del risparmio e all'erogazione di crediti alla clientela».

Un accenno al rinnovo dei vertici si fa solo al termine della lettera: «I consiglieri uscenti hanno guidato la nascita e il successivo consolidamento di un grande gruppo di matrice cooperativa, fra i primi del Paese», scrivono Zanetti e Calvi sottolineando i valori e la «volontà di indipendenza e autonomia» che vengono trasferiti ai candidati della lista ufficiale individuati dal consiglio di sorveglianza uscente.

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