Tre mesi, 562 imprese in meno
Dato sconfortante: peggio del 2009

Più di 500 imprese perse in tre mesi. È ancora il segno meno a precedere il dato sul saldo fra le iscrizioni e le cessazioni di aziende nella nostra provincia, che segna un meno 562. Un dato peggiore anche dell'«annus horribilis» della crisi, ovvero il 2009.

Più di 500 imprese perse in tre mesi. È ancora il segno meno a precedere il dato sul saldo fra le iscrizioni e le cessazioni di aziende nella nostra provincia, che segna un meno 562.

Un dato peggiore anche dell'«annus horribilis» della crisi, ovvero il 2009, quando il bilancio tra aperture e chiusure di imprese (riferito sempre al primo trimestre) era stato negativo per 505 unità.

Dopo un primo trimestre 2010, quando il saldo si era attestato a meno 44, e quello 2011 (meno 31), l'anno scorso la crisi è tornata ad alzare la testa e il saldo è stato negativo per 459 unità, tra nuove iscrizioni (2.015) e cessazioni (2.474).

A fotografare la situazione sono i dati di Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, società informatica delle Camere di commercio italiane.

Si tratta di numeri che indicano come le difficoltà siano tutt'altro che alle spalle. Sembrano anzi dire che, superati gli anni della «burrasca», magari anche grazie al ricorso agli ammortizzatori sociali, le imprese hanno gettato la spugna, per un mix di motivi.

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