Trimestrale della Popolare di Bergamo
Utile in crescita: 45 milioni + 7,9%

Il Cda della Banca Popolare di Bergamo Spa ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al netto di 45 milioni, in crescita del 7,9. Dal punto di vista economico il trimestre ha espresso un risultato della gestione operativa a 99,2 mili euro in crescita dell'8,39% sul medesimo periodo.

Il Cda della Banca Popolare di Bergamo Spa ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al netto di 45 milioni, in crescita del 7,9. Dal punto di vista economico il trimestre ha espresso un risultato della gestione operativa a 99,2 mili euro in crescita dell'8,39% sul medesimo periodo del 2012.

Hanno contribuito a tale risultato la performance dei proventi operativi a euro 212,6 milioni (-0,73%) - derivante dalla positiva dinamica delle commissioni nette (+3,02%, +2,5 milioni) e del risultato dell'attività di negoziazione, copertura e cessione crediti (+12,6 milioni),

compensata dalla flessione del mergine di interesse (-10,53%, -13,4 milioni) e degli altri proventi e oneri di gestione (-3,2 milioni) – ed il contemporaneo risparmio negli oneri operativi per euro 9,2 milioni (-7,54%), con le spese per il personale e le altre spese amministrative diminuite rispettivamente di 5,8 milioni (-8,08%) e 3,4 milioni (-6,94%).

Il rapporto Cost/Income ha di conseguenza espresso un deciso miglioramento attestandosi al 53,35% rispetto al 57,28% di fine marzo 2012.

Il risultato dei primi tre mesi dell'anno sconta rettifiche su crediti per 26,2 milioni di euro (+9,81% sul primo trimestre 2012), derivanti nella quasi totalità da accantonamenti analitici su crediti non performing (euro 6,4 milioni su crediti in sofferenza e 14,8 su posizioni in incaglio) e relativi soprattutto a posizioni già in default alla fine dell'anno 2012.

Il costo del credito che ne deriva si è attestato allo 0,55% annualizzato, in crescita rispetto allo 0,49% del marzo 2012 ma in decisa flessione se confrontato con il dato di fine anno 2012 (0,72%).

Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, nel trimestre gli impieghi a clientela si sono incrementati a 19,1 miliardi di euro (+1,50%); in particolare alla flessione riscontrata nella forma tecnica dei conti correnti si sono contrapposti gli incrementi dei mutui, dei prestiti personali e delle altre operazioni.

La persistente fase di recessione continua a manifestare i propri effetti sulla componente dei crediti non performing: il loro ammontare, pari a 1,4 miliardi di euro circa, rappresenta a fine marzo il 7,39% del totale dei crediti netti verso la clientela. La crescita del 5,54% espressa nel corso del trimestre (pari a 74 milioni di euro circa) è da attribuire in particolar modo all'aumento delle sofferenze, degli incagli e delle esposizioni scadute. L'andamento di tali crediti in default si rispecchia negli indicatori di rischiosità, con il rapporto sofferenze nette/impieghi netti pari al 2,91% (rispetto al 2,88% di fine anno 2012) - peraltro sempre al di sotto del 3,23% del sistema bancario - ed il rapporto incagli netti/impieghi netti che si è incrementato al 3,64%, dal 3,44% dello scorso dicembre.

La raccolta totale da clientela attestatasi a fine marzo a 43,6 miliardi di euro ha espresso un progresso di 0,25 punti percentuali. Nel dettaglio, la raccolta diretta da clientela, stante le persistenti difficoltà nell'accumulo del risparmio da parte delle famiglie, è rimasta sostanzialmente invariata attestandosi a 19,1 miliardi di euro (-0,46%), peraltro con sviluppi opposti tra la componente dei “conti correnti e depositi liberi e vincolati”, in progresso del 2,48%, e la componente dei titoli in circolazione in flessione del 6,48%, (obbligazioni, -6,46% e altri titoli, -6,82%). L'andamento della voce “obbligazioni” trova giustificazione nel nuovo programma di emissione accentrata presso la Capogruppo in sostituzione delle passate emissioni da parte delle singole Banche Rete alle quali viene attribuito il ruolo di collocatrici.

La raccolta indiretta da clientela ordinaria ammonta a 24,5 miliardi di euro, suddivisi fra “risparmio gestito” e “polizze vita” per 12,4 miliardi di euro (+1,53%) – che rappresentano il 50,50% del totale della raccolta indiretta – e “raccolta amministrata” per 12,1 miliardi (+0,09%).

La solidità patrimoniale della Banca trova conferme anche alla fine del primo trimestre di quest'anno e si esprime con coefficienti elevati e ben oltre i valori minimi stabiliti dalla vigente normativa. Il rapporto fra il patrimonio di base ed il totale delle attività a rischio ponderate (Tier 1) è pari al 20,85% (20,62% a fine 2012), così come il rapporto fra il patrimonio di vigilanza ed il totale delle attività a rischio ponderate (Total Capital Ratio) attestatosi al 20,73% (20,50% al 31 dicembre 2012).

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