Via l'Imu su terreni e fabbricati rurali
Confagricoltura: boccata d'ossigeno

Confagricoltura Bergamo plaude alla decisione del governo di sospendere il pagamento dell'Imu per i terreni ed i fabbricati rurali. «Una boccata d'ossigeno per le imprese agricole, anche se l'obiettivo finale è rappresentato dall'abolizione di questa tassa iniqua».

Lo ha detto Renato Giavazzi, presidente dell'organizzazione professionale agricola bergamasca, che ha precisato: «Da sempre Confagricoltura è impegnata a contrastare l'applicazione dell'Imu sui terreni agricoli e i fabbricati rurali: si tratta, infatti, di una tassazione iniqua perché colpisce i beni strumentali, indispensabili all'attività d'impresa».

In questo senso, un plauso va al nuovo governo: «Ho apprezzato, soprattutto, l'atteggiamento del Governo e del ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, che si sono dimostrati attenti, fin da subito, a questa problematica – sottolinea Giavazzi -: finalmente arriva un segnale positivo al mondo produttivo perché si comincia a comprendere che, per far ripartire le imprese agricole, è indispensabile un alleggerimento della pressione fiscale».

Proprio in merito all'eccessivo peso del fisco che “strangola” le imprese agricole, Giavazzi evidenzia: «L'anno passato si è verificato un aggravio per gli imprenditori agricoli, rispetto al gettito Ici e Irpef del 2011, di circa 366 milioni di euro che rappresenta una cifra davvero insostenibile per l'intero comparto primario e che costituisce un forte problema per l'intera gestione aziendale, con grossi ostacoli alla crescita e alla produttività».

Per questo, come Confagricoltura Bergamo «abbiamo più volte sollecitato il governo ad intervenire con decisione sulla materia, a cominciare dalla restituzione dell'extragettito, in attuazione della “clausola di salvaguardia” prevista da un'apposita legge tenendo ben presente che l'obiettivo finale è la totale abolizione di questa tassazione».