L'indice di benessere finanziario
torna a crescere nel Nord Ovest

Le regioni settentrionali dell'Ovest rialzano la testa e mettono a segno un recupero di ben 6,3 punti, invertendo il trend negativo subito negli ultimi mesi e arrivando a 47,8 punti dai 41,5 di fine 2012. Segnali di ripresa? Dicci cosa ne pensi

Cresce l'Indice di Benessere Finanziario Ing Direct del Nord Ovest d'Italia, in controtendenza rispetto al calo registrato nelle altre regioni e alla media nazionale, in diminuzione nei primi mesi del 2013.

Mentre l'Indice di Benessere Finanziario (IBF) nazionale raggiunge infatti il minimo storico dei suoi due anni di misurazione, toccando quota 40,8 punti (-1,4 rispetto allo scorso trimestre, quando era 42,2) dai 46,5 della primavera 2011, le regioni settentrionali dell'Ovest rialzano la testa e mettono a segno un recupero di ben 6,3 punti, invertendo il trend negativo subito negli ultimi mesi e arrivando a 47,8 punti dai 41,5 di fine 2012.

L'Indice di Benessere Finanziario (IBF) Ing Direct è l'indicatore sintetico che misura il benessere (o comfort) percepito in relazione alle sei dimensioni della finanza personale (risparmio, reddito, bollette e spese, investimenti, debito a lungo termine e a breve termine), su una scala da 0 a 100, dove 100 = massimo comfort, 50 = medio comfort e 0= massimo disagio.

Come si spiega questa inversione di tendenza? L'ipotesi dei ricercatori è che nel Nord Ovest, tradizionalmente motore economico del Paese, oggi le imprese stiano forse iniziando a percepire qualche segnale di ripresa, come la prospettiva di uno sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e dell'immissione di nuova liquidità sui mercati.

Al contrario sono in diminuzione gli Indici del Sud Italia (33,3 punti), del Nord-Est e del Centro. Quest'ultimo, che due anni fa registrava il maggior livello di ottimismo, è per la prima volta al di sotto della media nazionale, a quota 39,5.

Prendendo in considerazione le diverse dimensioni finanziarie dell'IBF, notiamo che l'Indice a livello nazionale registra un leggero segnale positivo nella soddisfazione per gli investimenti (a quota 54,2 dai 53,8 della precedente rilevazione). Un miglioramento che si può spiegare con la relativa quiete sui mercati finanziari internazionali, che ha consegnato agli investitori più tranquillità e rendimenti positivi sugli investimenti effettuati.

Si evidenzia, al contrario, una crescente preoccupazione da parte delle famiglie italiane in relazione al livello dei risparmi, dove l'IBF subisce un calo da 40 a 37,5 punti. Un trend con buona probabilità riconducibile al diminuito benessere sul fronte reddito, per cui l'IBF passa da 43 a 41,8 punti. Un andamento confermato anche dai dati BCE diffusi ad aprile, secondo i quali le famiglie italiane sono tra le ultime in Europa per il reddito (nono posto su 15 Paesi), e che sta mettendo a dura prova la storica abitudine delle famiglie italiane a risparmiare.

Sempre superiore alla media generale l'IBF per i debiti a breve termine, rappresentati dalle carte di credito, una delle dimensioni finanziarie con il livello di benessere storicamente più alto, che accusa tuttavia un calo importante nell'ultima rilevazione passando da 58,3 a 54 punti. A testimonianza che oggi la carta di credito viene usata con più cautela e accortezza, a scapito della propensione al consumo.

Stabile il benessere sulla dimensione delle spese quotidiane e delle bollette, fermo intorno ai 43 punti. In lieve ripresa, infine, l'IBF per i debiti a lungo termine, rappresentati dal mutuo, che si assesta a 39,3 punti.

Se osserviamo l'IBF per fasce d'età, notiamo che i giovani, che nella scorsa rilevazione avevano dato segno di recuperare un atteggiamento di lieve positività con un IBF sopra la media nazionale, sono tornati al di sotto della media, raggiungendo il loro minimo storico con 37,8 punti.

I meno pessimisti, al contrario, appaiono gli over 55 con un IBF di 45 punti, in leggera ripresa. Questa fascia d'età può probabilmente contare su un cuscinetto costituito dai risparmi di una vita e quindi si sente meno toccata dalle oscillazioni dell'attuale scenario economico.

Note metodologiche
IBF - L'Indice di benessere finanziario è un indicatore che prende in esame in modo congiunto le sei dimensioni della finanza personale (debito a breve termine, debito a lungo termine, bollette e pagamenti, reddito, risparmio, asset e investimenti di lungo termine) – E' calcolato su una scala da 0 a 100 per misurare il comfort delle famiglie con le finanze personali (dove 100 =massimo comfort, 50 =medio comfort, 0 = massimo disagio). La rilevazione è eseguita trimestralmente da GFK su un universo di bancarizzati over 18 anni e un campione di 1000 individui. Periodo di rilevazione: marzo 2013, attraverso interviste personali e domiciliari (CAPI).

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