«Lupini», otto ore di sciopero
L'azienda annuncia la cessione

«Non solo lo stipendio arriva in ritardo, ma l'azienda annuncia la cessione dell'attività con il rischio concreto di una forte riduzione del personale». Lo scrive la Cgil in un comuicato. I lavoratori della Lupini Targhe di Pognano martedì hanno deciso di incrociare le braccia.

«Non solo lo stipendio arriva in ritardo, ma l'azienda annuncia la cessione dell'attività con il rischio concreto di una forte riduzione del personale». Lo scrive la Cgil in un comunicato stampa in cui si legge che «i lavoratori della Lupini Targhe di Pognano hanno deciso di incrociare le braccia oggi (martedì 4 giugno - ndr) per otto ore per spingere la direzione a fare chiarezza, e promettono ulteriori iniziative se non verrà concesso un incontro con le RSU, e le organizzazioni sindacali anche alla presenza della nuova proprietà».

«La situazione è sempre più difficile – spiega Claudio Ravasio, della Fiom Cgil di Bergamo – e i lavoratori sono esasperati. Sono due anni che i dipendenti ricevono lo stipendio in due tranche, e negli ultimi mesi anche in ritardo. A molti lavoratori manca ancora una parte delle spettanze dovute ad aprile. L'annuncio di oggi preoccupa particolarmente. Già due settimane fa avevamo incontrato il direttore e alcuni consulenti che ci avevano presentato, in modo un po' fumoso, la possibilità di cedere l'attività ad un acquirente che si dichiarava però disposto a mantenere soltanto 150 dei 230 lavoratori attualmente in forze, e a eliminare per tutti qualsiasi premio aziendale. Abbiamo detto di no. Chiediamo un incontro ufficiale a breve per fare chiarezza. Se non ci sarà una data precisa, procederemo con altre iniziative».

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