«Brembo», bene nel 1° semestre
Fatturato in crescita anche nel 2°

Crescita in doppia cifra di margini e utili per Brembo nel I semestre. Il gruppo degli impianti frenanti ha riportato un ebitda di 99,1 milioni (+12,2%) e un ebit di 55,4 milioni (+12,5%) su ricavi incrementati dell'8,6% a 762,8 milioni. L'utile netto e' migliorato del 21,5%.

Crescita in doppia cifra di margini e utili per Brembo nel I semestre. Il gruppo degli impianti frenanti ha riportato un ebitda di 99,1 milioni (+12,2%) e un ebit di 55,4 milioni (+12,5%) su ricavi incrementati dell'8,6% a 762,8 milioni. L'utile netto e' migliorato del 21,5% a 43,2 milioni. L'indebitamento sale a 369 milioni da 351 di dodici mesi fa.

Il gruppo, sulla base della proiezione degli ordinativi in portafoglio, conferma la stima per la restante parte dell'anno una crescita dei ricavi e dei margini "coerente con quanto evidenziato in questi primi sei mesi".
"Il portafoglio ordini - spiega il presidente Alberto Bombassei - conforta la previsione di una tendenza positiva del Gruppo anche per il resto dell'esercizio. In questo scenario stiamo confermando gli investimenti necessari ad alimentare uno sviluppo industriale in grado di sostenere i tassi di crescita attesi".

Il secondo trimestre ha visto i ricavi crescere del 10,8% a 391 milioni mentre l'ebitda e' salito del 14% a 51,9 milioni. Il risultato netto e' aumentato del 56% a 22,6 milioni. "Nel mese di luglio le attivita' produttive dello stabilimento di San Paolo, della consociata Brembo do Brasil Ltda, sono state definitivamente trasferite alla nuova sede di Santo AntOnio de Posse (a nord di San Paolo), dove e' in funzione un piu' ampio e moderno impianto capace di soddisfare le crescenti esigenze produttive dei clienti presenti in quell'area - si legge nel comunicato della societa' -. Il nuovo impianto produttivo sara' completato grazie a nuovi investimenti, previsti nell'ordine di 32 milioni di euro per il triennio 2013-2015".

"I risultati del I semestre sono soddisfacenti soprattutto perche' si collocano in un contesto macroeconomico e di settore particolarmente difficile. La seconda parte dell'anno per Brembo sara' molto simile alla prima: non vedo motivi particolari di preoccupazione". Lo ha detto a Radiocor Matteo Tiraboschi, vicepresidente esecutivo di Brembo. Il manager fotografa cosi' il 2013 del gruppo bergamasco degli impianti frenati dopo un periodo gennaio-giugno chiuso con ricavi in crescita dell'8,6% a 763 milioni (+9,8% a cambi costanti) e un margine ebitda al 12,2%.

"Nella conference call, gli analisti hanno espresso stupore per le vendite nel segmento auto - spiega - +17,5% i nostri ricavi nel trimestre in un momento in cui quel settore sta vivendo non una fase di espansione ma di contrazione. Il risultato e' frutto di investimenti importanti fatti anche nelle fasi piu' difficili che ci hanno assicurato non solo quote di mercato nei vari mercati geografici ma anche una crescita nelle quote verso i clienti piu' importanti".

La societa' stima un incremento di ricavi e margini nella seconda parte dell'anno in linea con il primo semestre e di fatto quindi conferma la guidance attesa dalle case di investimento di un incremento del fatturato sull'anno tra il 7-9% e di un ebitda margin sopra il 12%. Se l'auto ha sorpreso in positivo, il primo semestre e' stato caratterizzato anche dalla tenuta del comparto moto e dalla flessione prevista dei veicoli commerciali: "Nel comparto moto - prosegue il manager - registriamo un +4% al netto dei cambi in un segmento che in europa scende di quasi il 19%, mentre i veicoli commerciali stanno effettivamente facendo fatica visto il contesto dell'economia e delle aziende. Tra l'altro avendo una quota di mercato molto importante, 60% in Europa, su questo segmento ne assorbiamo interamente la contrazione".

Per quanto riguarda l'andamento delle diverse aree geografiche, oltre alle performance di Cina (+29%) e di Nord America (+11,5%), buoni i risultati nei principali Paesi europei: oltre al +9,7% della Germania, da segnalare il +8,2% del Regno Unito e il +34% della Francia. Ancora in fase di valutazione l'espansione in Russia: "Stiamo ancora studiando il mercato, e' un'area interessante - conclude Tiraboschi - ma che va valutata con attenzione. Non possiamo fare operazioni affrettate. Vedremo se optare per un impianto greenfield o fare acquisizioni. Penso che una decisione verra' presa in un orizzonte di 18-24 mesi".

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