Petteni: «Una risposta concreta
Pronti a continuare il confronto»

Nella riunione odierna della Giunta, Regione Lombardia ha varato i provvedimenti con cui si accelerano i pagamenti delle casse integrazioni in deroga e si riforma lo strumento della dote per le politiche attive.

Nella riunione odierna della Giunta, Regione Lombardia ha varato i provvedimenti con cui si accelerano i pagamenti delle casse integrazioni in deroga e si riforma lo strumento della dote per le politiche attive.

"Le decisioni della Giunta Maroni rendono quella di oggi una giornata produttiva e concreta sui temi del lavoro - dichiara Gigi Petteni, segretario generale di Cisl Lombardia -. E' positivo che prima delle ferie e dopo giorni di intensissimi incontri con i sindacati e con le parti sociali si risponda alle emergenze da noi evidenziate sui pagamenti della cassa integrazione in deroga e si prepari la riforma degli strumenti di ricollocazione per chi perde il posto di lavoro”.

“E' una buona notizia – prosegue - il fatto che la Regione in agosto decreterà i pagamenti della cassa per i lavoratori delle 7.772 aziende che da gennaio non avevano ancora avuto nulla. La situazione dei ritardi, dovuti soprattutto alle incertezze sulle risorse e sulle procedure, era già diventata oltremodo insostenibile”.

Secondo il segretario generale della Cisl Lombardia “queste situazioni non si devono più ripetere”. “Per questo – ricorda - abbiamo concordato nuove modalità per i prossimi periodi”. “Bene fanno da subito il presidente Maroni e l'assessore Aprea a denunciare il fatto che mancano le risorse per arrivare a coprire la cassa fino a fine anno - aggiunge -. E' un allarme che avevamo lanciato da tempo, è una battaglia che insieme Regione e forze sociali devono condurre insieme nelle prossime settimane sui tavoli nazionali”.

Petteni conclude sottolineando che “Siamo pronti subito dopo le ferie a continuare i confronti e ad estenderli su occupazione giovanile, Expo, sostegno agli investimenti”. “E sicuramente – aggiunge - saremo anche disponibili a difendere un maggior ruolo delle autonomie contro i rischi di un pericoloso centralismo, che non può penalizzare la Lombardia in questa fase di riprogettazione dentro la crisi”.

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