Economia / Valle Cavallina
Domenica 25 Agosto 2013
Blumarine, Cavalli e... Paris Hilton
A Cenate le pellicce delle griffe
Puntare sulla qualità del prodotto, spingere su una lavorazione personalizzata. La Redill si racconta così, società che lavora pellami e pellicce, nata da un'idea di Carlo Gritti, fornitore di capispalla e accessori di griffe come Blumarine e Just Cavalli.
Puntare sulla qualità del prodotto, spingere sulla creatività e su una lavorazione interna e personalizzata. La Redill si racconta così, società che lavora pellami e pellicce, nata nel 2003 a Cenate Sotto da un'idea di Carlo Gritti, ora fornitore di capispalla e accessori di griffe come Blumarine, Marras e Just Cavalli. Bergamasco 42 enne, Gritti mastica moda da sempre, con il padre che negli anni Ottanta gestiva ingrossi di accessori a Brescia, Verona e Vicenza. «Dalle fodere ai ganci, dalle cerniere ai pizzi - racconta l'imprenditore -. Dopo la laurea in Scienze Politiche ho voluto fare esperienza nel settore, occupandomi anche di conoscere meglio il mercato dei bottoni: a Palosco la mia famiglia gestiva il Bottonificio Gritti, famoso per la lavorazione della madreperla: ora l'azienda è di proprietà di mio zio».
Ed è proprio nell'ingrosso di Brescia che Gritti inizia a produrre accessori in pelliccia: «Alcuni clienti di mio padre chiedevano di confezionare colletti in pelliccia da applicare a maglioni, giacche e cappotti. Pezzi molto semplici, come i bordi per i cappucci». Gritti inizia così a cercare la materie prima, in giro per le fiere del settore del nord Europa: «Ho iniziato a specializzarmi nel settore della pellicceria e i primi anni ho mantenuto la base nel Bresciano. Poi nel 2003 mi sono staccato e ho dato una svolta alla produzione». Nasce la Redill, con sede in via Lussana, a Cenate Sotto: «Io mi sono sempre occupato della parte commerciale e della ricerca del materiale, proveniente soprattutto dalla Finlandia, Lituania, Russia, ma anche Cina e Spagna. All'inizio la produzione era prettamente per conto terzi: collaboravo con laboratori della Bergamasca e del Veneto, ma poi ho capito che per sopravvivere sul mercato e soprattutto per crescere in questo settore era necessario evolvermi e internalizzare tutta la produzione».
Da qui la Redill si occupa di creare collezioni più ampie, con modelli e bozzetti che poi le case di moda studiano a seconda delle loro esigenze: «A volte autorizzano i nostri disegni tout court, in altri casi i loro uffici stile apportano modifiche e ci chiedono personalizzazioni: da qui poi parte la nostra produzione» continua Gritti. Visoni, volpi, montoni e cappotti o giacche in agnello, lapin o marmotta. Ma anche capi in pelliccia ecologica: «In sintetico è il 10 per cento della nostra produzione, tra l'altro con il ritorno sulle passerelle della pelliccia, la nostra attività è in crescita». Il top del fatturato, arrivato a un milione di euro, la Redill lo ha raggiunto nel 2011: «Il 2012 c'è stato il consolidamento, mentre per il 2013-2014 stiamo cercando di crescere nella produzione con un mix di pelle a pelliccia: si tratta di lavorazioni più complesse e che richiedono tempi più lunghi ma che hanno un ottimo riscontro nelle richieste delle griffe». Griffe che cercano sempre più elasticità: «Ecco perchè bisogna essere reattivi, in tutti gli ambiti: come proposte, capacità di realizzazione e tempistiche di consegna». Tutto artigianale, ogni pezzo con le sue diversità: «Per Marras lo scorso anno abbiamo lavorato dei capi che erano composti da pelliccia e stoffe barocche che la casa di moda ci aveva fornito - racconta Gritti -. Un lavoro sartoriale di grande precisione: i modelli erano molto complessi». Capita anche di realizzare piccoli elementi di un accessorio: «Un esempio? Pon pon in visone per delle decolletè o colli in volpe per delle giacchine di alta moda di una collezione bambina». Ogni brand, del resto, ha i suoi vezzi e le sue particolarità. Con pure Paris Hilton che è arrivata fino a Cenate per la sua linea moda: «Ci contattò tramite un ufficio stile veneziano e ci commissionò colli e copri spalla in eco pelliccia. In poco tempo preparammo l'ordine e lo spedimmo direttamente a New York». E non ne avevamo dubbi: fodere tutte personalizzate e pellicce di color azzurro, panna e, non si potava avere dubbi, rosa confetto.
Fabiana Tinaglia
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