Alla «FIP» c'è preoccupazione
In 40 senza un futuro chiaro

C'è preoccupazione tra i lavoratori della Fabbrica Italiana Pallets (FIP) di Ghisalba. Su un organico di 89 dipendenti, solo 48 lavoratori passeranno infatti alla Effegi Pallets di Albano. La Fillea-Cgil l'ha definita «una proposta indecente».

Tenendo in mano le lettere in cui si comunica l'avvio della cassa integrazione ordinaria a partire da lunedì 26 agosto, i lavoratori della Fabbrica Italiana Pallets (FIP) di Ghisalba, riuniti martedì mattina in assemblea, hanno manifestato tutta la loro preoccupazione.

Soprattutto quelli rimasti fuori dai giochi dell'operazione di affitto di ramo di azienda, ormai attesa per il 2 settembre. Su un organico di 89 dipendenti, solo 48 lavoratori passeranno infatti alla Effegi Pallets di Albano, in un affitto sancito anche con un'ipotesi di accordo sindacale che diventerà formale con la firma di venerdì 30 agosto.

Dall'intesa si è sfilata, durante la trattativa, la Fillea-Cgil che l'ha definita «una proposta indecente». «Non ci sono certezze per i lavoratori che non saranno riassorbiti, visto che si è voluto utilizzare per loro uno strumento, quello della cassa integrazione ordinaria, assolutamente inadeguato in questo caso» si chiede Gianbattista Locatelli della segreteria provinciale della Fillea-Cgil: «C'è anche un'ulteriore rivendicazione avanzata da chi non sarà riassorbito da Effegi: i lavoratori che hanno ricevuto l'avviso dell'avvio della cassa si sono chiesti con quali criteri sia stato deciso chi tenere e chi no, senza rispetto per i carichi famigliari di ciascuno».

Nemmeno i 48 dipendenti FIP che passeranno dal 2 settembre alle dipendenze di Effegi (di cui ancora il sindacato aspetta il Piano industriale) sembrano tutelati a sufficienza: «L'affitto di ramo d'azienda durerà 12 mesi: poi cosa succederà? Non è scritto da nessuna parte. Nell'incontro dell'8 agosto la Fillea aveva chiesto che venisse presa in considerazione la clausola della proposta irrevocabile di acquisto, che impegnasse l'azienda dopo il primo anno, per garantire il futuro dei lavoratori assorbiti. Niente del genere è stato previsto». Un altro punto che proprio non convince il sindacato è quello relativo al trattamento dei lavoratori assorbiti: «È incredibile che il Tfr maturato dai dipendenti non venga trasferito all'affittuario, così come i ratei di ferie, i permessi, le tredicesime non godute alla data del 31 agosto 2013. Se FIP andrà in fallimento cosa succederà ai diritti di questi lavoratori?».

Per venerdì prossimo, dunque, è attesa la firma definitiva dell'accordo separato. Su tutta la vicenda la Fillea-Cgil chiede un tavolo istituzionale che tuteli non solo i quaranta lavoratori che rimarranno senza prospettive (e forse anche senza cassa ordinaria) ma anche chi, fra 12 mesi, potrebbe non avere più un lavoro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA