Cisalfa, 31 esuberi a Osio Sopra
Si attende l'incontro con l'azienda

I tagli nella grande distribuzione. Da Cisalfa, 31 esuberi nella sede centrale di Osio Sopra. Negli ultimi anni a livello nazionale punti vendita scesi da 180 a 141. I sindacati: «Eccoci nel pieno della riorganizzazione delle grandi catene commerciali».

Tagli del personale non solo negli ipermercati: l'epoca delle ristrutturazioni delle catene di negozi che ruotano attorno alla grande distribuzione (per intenderci, quelli aperti soprattutto all'interno dei centri commerciali) è arrivata anche per i settori non alimentari. Lo scrivono le organizzazioni sindacali bergamasche in un counicato stampa.

«Dopo i casi di Feltrinelli, del gruppo Tacchini e delle parafarmacie Essere e Benessere, solo per fare alcuni esempi, tocca ora a Cisalfa avviare una ristrutturazione - scrivono i sindacati - . La catena di negozi leader nella vendita di abbigliamento sportivo ha ridotto, negli ultimi anni, i punti vendita in tutto il paese da 180 a 141. Ora arriva l'annuncio dell'intenzione di tagliare 31 posti di lavoro nella sede centrale, quella di Osio Sopra, dove lavorano 180 dipendenti tra ufficio marketing, contabilità, vendite, acquisti, gestione del personale, archivio, servizi generali e magazzino».

«E' partita la ristrutturazione anche delle catene non alimentari» commentano Romeo Lazzaroni, segretario generale provinciale della Filcams Cgil, e Maurizio Regazzoni, segretario generale provinciale della Uilutucs Uil di Bergamo. «Non ci sono solo i casi come quello dell'Iper di Orio. A venire coinvolti sono anche i negozi dei grandi gruppi nazionali presenti coi propri punti vendita spesso contestualmente ai grandi ipermercati. Feltrinelli ha cominciato a riorganizzare, approdando al contratto di solidarietà, il gruppo Tacchini è stato chiuso, le parafarmacie Essere e Benessere hanno avviato una cassa integrazione straordinaria firmata due giorni fa a Roma, il 2 settembre. E questi non sono che alcuni esempi di quanto sta accadendo. In questo settore siamo di fronte ad una frana paragonabile alla crisi dell'industria partita fra il 2008 e il 2009».

Nella vicenda dei 31 esuberi di Cisalfa si attende per le prossime settimane l'incontro fra sindacati e azienda, non ancora fissato.

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