Scontro interno tra Cgil e Fiom:
no al presidio anti Confindustria

Un presidio che divide al suo interno la Cgil. La decisione assunta mercoledì dal direttivo provinciale della Fiom di organizzare un presidio lunedì 7 ottobre a Treviglio per l'assemblea di Confindustria non è condivisa dalla Cgil lombarda e bergamasca.

Un presidio che divide al suo interno la Cgil. La decisione assunta mercoledì dal direttivo provinciale della Fiom (metalmeccanici) di organizzare un presidio lunedì 7 ottobre al Palafacchetti di Treviglio in occasione dell'assemblea di Confindustria Bergamo, per protestare contro la mancata applicazione dell'accordo del 31 maggio sulle regole della rappresentanza e della democrazia sindacale, non è condivisa dalla Cgil lombarda e bergamasca.

I rispettivi segretari Nino Baseotto e Luigi Bresciani prendono le distanze dall'iniziativa, giudicandola «inopportuna». «L'accordo nazionale in tema di rappresentatività e democrazia nei luoghi di lavoro - sostengono in un comunicato i due segretari - costituisce una tappa importante nelle relazioni industriali del nostro Paese. Confindustria e Cgil, Cisl e Uil stanno ora lavorando alla definizione del regolamento attuativo. Un lavoro ancora non concluso, ma che procede regolarmente tra le parti: ci auguriamo che possa giungere rapidamente ad un risultato positivo. In questo senso, occorre evitare atti che possano, anche involontariamente, determinare turbative e produrre irrigidimenti di posizioni non utili a raggiungere l'obiettivo dell'intesa».

Ma la Fiom - che, come sostiene maliziosamente qualcuno, oltre a Confindustria, forse vuole anche «presidiare» la Same dove è forte la minoranza interna - non ha intenzione di tornare sui suoi passi: «Il presidio è confermato - dice il segretario provinciale Fiom Eugenio Borella - perché vogliamo sollecitare l'applicazione dell'accordo, visto che sono passati quattro mesi e non ci viene riconosciuta né l'agibilità sindacale né i delegati Rsu espressi dal voto dei lavoratori. Il presidio lo organizziamo nella Bergamasca perché qui le direttive di Federmeccanica sono applicate rigidamente da Confindustria Bergamo».

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