Economia
Venerdì 20 Febbraio 2009
In crisi anche il settore edile
In 2 mesi persi 600 posti di lavoro
Purtroppo, infatti, a causa della difficile congiuntura i licenziamenti si stanno susseguendo a raffica «in un settore – aggiunge il responsabile dell’organizzazione di categoria della Uil – nel quale non esiste il paracadute della cassa integrazione in deroga. Siamo in una situazione nella quale a sopportare i costi della crisi sono, ancora una volta, i lavoratori più deboli, ovvero quelli che non possono accedere agli ammortizzatori sociali».
Per questo, già nelle prossime settimane, il sindacato, profondamente preoccupato per quanto sta accadendo, «porterà avanti con forza la proposta di estendere la cassa in deroga anche al comparto dell’edilizia. Dobbiamo agire in fretta – aggiunge Magno - perché il 2009 potrebbe davvero trasformarsi per decine di famiglie in un anno terribile».
E proprio per andare incontro alle necessità di chi sta vivendo sulla propria pelle il dramma della crisi, la Feneal Uil ha promosso, in febbraio, tre incontri che, finora, hanno toccato Romano di Lombardia e Treviglio. Domenica 22 febbraio, invece, sarà la volta di Cologno al Serio: presso la Sala Agliardi dell’oratorio di via Manzoni, 15, dalle 9.30 alle 11.30, gli operatori del sindacato saranno presenti per illustrare ai lavoratori gli interventi di sostegno previsti dalle normative vigenti.
«E’ un’iniziativa per noi completamente nuova – rimarca Magno – nata dalla consapevolezza che, in questa fase così difficile, non basta più assistere i lavoratori nella loro specifica attività, ma è necessario pure fornire indicazioni concrete sul fronte dei risvolti sociali della crisi». «La discussione – osserva Ivano Libretti, della segreteria della Feneal Uil – riguarderà temi come il bonus famiglia, i sussidi per i figli, le detrazioni fiscali, le forme di assistenza offerte dalla Cassa edile e da Edilcassa e anche la riforma contrattuale. E’ chiaro che ai partecipanti, che potranno essere lavoratori di nazionalità italiana ma pure, evidentemente, extracomunitari, sarà data l’opportunità di formulare tutti i quesiti del caso. Il nostro scopo, infatti, è di essere attivi anche sul fronte sociale, in modo da dare corpo ad un’attività sindacale capace di andare oltre certi vecchi schematismi».
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