Istat, a Bergamo + 0,1% a febbraio
Cala il tasso tendenziale: +1,7%

A febbraio l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (il Nic) a Bergamo risulta in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (cioè la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si attesta a +1,7%, in calo rispetto al mese scorso.

Nel mese si sono registrati, in particolare, aumenti nei capitoli: delle «Bevande alcoliche, tabacchi» a causa delle crescite delle sigarette e delle birre; delle «Comunicazioni» nel quale salgono i servizi telefonici e le apparecchiature e materiale telefonico.

Altri capitoli in aumento, seppur con variazioni più modeste, sono stati quello dei «Mobili, articoli e servizi per la casa» nel quale all’aumento dei prodotti per la riparazione della casa, si contrappone il calo dei combustibili liquidi; quello degli «Altri beni e Servizi» che evidenzia nel proprio interno un andamento contrastato con crescite nei beni e servizi per l’igiene personale e diminuzioni nelle assicurazioni sugli infortuni.

Lievi apprezzamenti per «Abbigliamento e calzature» e anche per i «Servizi sanitari e spese per la salute» dove segnano incrementi i medicinali e gli apparecchi e materiale sanitario.

Tre i capitoli che risultano in diminuzione: quello dei «Trasporti» nel quale si evidenziano gli aumenti delle quotazioni medie della benzina verde e del gasolio per auto, oltre che dei ricambi e accessori e del noleggio veicoli senza autista, ai quali si contrappongono i cali delle automobili fino a 4 metri, dei trasporti aerei e del gas GPL; seguito da quello della «Ricreazione, spettacoli e cultura» dove calano gli apparecchi elettronici, dei supporti per la registrazione, i giochi e giocattoli e le manifestazioni sportive, mentre risultano in controtendenza gli strumenti musicali, gli articoli sportivi, i servizi per animali, i parchi divertimenti e gli impianti di risalita; e da quello dei «Servizi ricettivi e di ristorazione» dove al calo degli alberghi si contrappongono crescite negli altri servizi ricettivi e nelle mense.

Il capitolo «Generi alimentari» mostra un andamento contrastato risultando complessivamente stabile. Invariato il capitolo dell’«Istruzione».

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