L’azienda, che si occupa di vendita all’ingrosso e al dettaglio di ferramenta, sanitari e materiale elettrico, ha deciso di avviare la richiesta per tutte le sue filiali: la motivazione sarebbe da ricercarsi nel drastico calo del fatturato determinato dalla crisi che ha colpito l’economia italiana.
«Aprire una procedura di mobilità in modo così improvviso è un fatto gravissimo - commenta Paolo Agliardi, segretario generale della Filcams-Cgil di Bergamo - soprattutto perché l’azienda non ha preventivamente valutato con i sindacati la possibilità di utilizzare altri ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, che avrebbero garantito maggiori tutele ai suoi dipendenti».
Domani, venerdì 13 marzo, nella filiale di Bergamo in via Cesare Correnti a partire dalle 8.30 e fino alle 10 si terrà un assemblea dei dipendenti per esaminare la volontà aziendale e prendere le decisioni conseguenti tese a garantire occupazione e salario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA