Cassa integrazione a +115%
Uil: alto il rischio licenziamenti

Sono stati 4.417, nei primi quattro mesi di quest’anno, i lavoratori dell’industria bergamasca coinvolti in forme di cassa integrazione ordinaria e straordinaria per un totale di più di 3 milioni di ore e con un incremento del 115,7% rispetto allo stesso periodo del 2008. I numeri aggiornati, e basati su un calcolo presuntivo basato sul rapporto tra ore di cassa e orario medio di lavoro effettivo, sono stati diffusi dalla Uil nazionale sulla base dei dati forniti dall’Inps e relativi alle ore effettivamente autorizzate per il pagamento.

0171Il prospetto – osserva il segretario generale della Uil di Bergamo, Marco Cicerone – non tiene conto della cassa in deroga, che fa capo direttamente alla Regione, ma conferma, pur prescindendo dalle singole richieste e dalle specificità aziendali, che la crisi non si è attenuata anche se in provincia ha colpito meno che in aree vicine: penso, in particolare, a Brescia, dove le ore autorizzate sono cresciute in 4 mesi del 672,3%, per un totale di 16.476 lavoratori, o Lecco, dove il balzo in avanti è stato dell’819% con il coinvolgimento di 3.656 persone».

Rispetto al resto della Lombardia, Bergamo mostra una maggiore capacità di rimanere sul mercato anche se, secondo Cicerone, «i motivi di preoccupazione non mancano. Mi riferisco soprattutto al fatto che, in molte aziende, siamo ormai prossimi alla scadenza della cassa integrazione straordinaria e per i lavoratori si avvicina lo spettro di possibili licenziamenti - spiega -. È quindi importante che, subito dopo l’insediamento dei nuovi vertici di Confindustria Bergamo, si riapra il confronto sulla gestione della crisi per limitare l’espulsione di manodopera attraverso forme o di contratti di solidarietà o di ripartizione del lavoro. Siamo, infatti, all’inizio di un ciclo che potrebbe, se non adeguatamente affrontato, trasformare il disagio in bisogno, con possibili ripercussioni anche sul tessuto sociale».

Riguardo, poi, alla cassa in deroga, il segretario generale della Uil ricorda che «dal tavolo regionale è già emerso che le risorse stanziate si stanno dimostrando insufficienti. I 10 milioni di euro previsti per il primo trimestre del 2009 sono, infatti, del tutto inadeguati. Non è un caso che la Regione abbia chiesto al Governo un’ulteriore tranche di 100 milioni di euro per garantire la copertura dei provvedimenti di cassa in deroga che verranno deliberati nelle prossime settimane».

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