Intesa Regione-Province
per la cassa in deroga

Realizzare un'azione coordinata ed efficace per rispondere in maniera rapida e puntuale alle situazioni di difficoltà dei lavoratori lombardi. E' questo lo scopo del Protocollo d'intesa per l'attuazione dell'Accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga 2009-2010, siglato mercoledì dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con i presidenti (o i loro delegati) delle 12 Province lombarde, al 26mo piano del Palazzo Pirelli.

Alla firma del Protocollo era presente anche il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni. "Siamo consapevoli - ha spiegato Formigoni - di aver segnato con questo protocollo, che definisce e valorizza il ruolo delle province, un passaggio importante in chiave federalista, innescando un meccanismo virtuoso di collaborazione tra le istituzioni nella gestione della crisi occupazionale che tocca così da vicino i nostri cittadini".

CIG IN DEROGA - Il protocollo è l'applicazione dell'Accordo tra Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e Lombardia del 16 aprile scorso, che ha assegnato alla Regione una prima tranche di 70 milioni di euro per garantire ai lavoratori colpiti dalla crisi misure di sostegno al reddito, ma anche incentivi per partecipare a percorsi di formazione, qualificazione professionale, reinserimento lavorativo.
"L'Accordo prevede infatti - ha sottolineato Rossoni - l'integrazione di politiche passive con politiche attive del lavoro, secondo un modello che abbiamo sperimentato con successo alcuni anni fa, durante la crisi del settore tessile e che è diventato un esempio per tutti quelli successivi anche a livello nazionale".

"L'Accordo 'lombardo' - ha proseguito Formigoni - è stato unanimemente riconosciuto come fortemente innovativo anche perché prevede la Cassa integrazione in deroga non solo per i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, ma anche (per la prima volta) per i lavoratori subordinati atipici, a tempo determinato, compresi gli apprendisti e i cosiddetti 'somministrati'".

Questa intesa fa seguito all'Accordo quadro da 8 miliardi fra Governo e Regioni del 12 febbraio che ha messo a disposizione della Lombardia - per gli ammortizzatori sociali in deroga 2009-2010 - una cifra complessiva di 1,5 miliardi di euro ed è stata anche recepita in un Accordo operativo con le parti sociali, sottoscritto il 4 maggio.

Commenta il presidente della Commissione Attività Produttive, il bergamasco Carlo Saffioti (Pdl): «È un segnale importante: il protocollo d’intesa sugli ammortizzatori sociali firmato oggi in Regione Lombardia consente che anche i lavoratori subordinati atipici siano tutelati nel malaugurato caso si dovessero trovare senza occupazione. Un messaggio di fiducia come questo, che giunge in un periodo di crisi generalizzata, rappresenta un invito a guardare con più ottimismo al futuro. Questo provvedimento permetterà al sistema lombardo di farsi trovare pronto quando l’economia riprenderà a correre».

RUOLO DELLE PROVINCE - Il Protocollo con le Province prevede che sia compito delle Province stesse esaminare gli stati di crisi occupazionali presenti sul proprio territorio e istruire poi le pratiche necessarie per la concessione dei benefici economici.
Le Province inoltre collaboreranno con la Regione nel costruire un sistema di monitoraggio sulle situazioni di crisi, coinvolgendo in questo lavoro anche gli altri enti locali e le parti sociali.
Con questo Protocollo dunque la Regione Lombardia riconosce e valorizza il ruolo delle Province, facendo leva sulle loro competenze istituzionali oltre che sull'esperienza nell'affrontare situazioni di crisi occupazionale e nel mettere in campo interventi di sostegno e di rilancio del mercato dl lavoro. La conoscenza del contesto locale consente infatti una più puntuale valutazione degli stati di crisi e di bisogno.

Perché l'Accordo possa essere applicato in modo uniforme in tutta la Lombardia, verrà predisposto un vademecum che conterrà, oltre al testo del Protocollo, anche la definizione dei modelli procedurali, dei flussi informativi e degli strumenti informatici necessari per promuovere, gestire e monitorare le iniziative di politica attiva e di sostegno al reddito, messe in campo. Per dare attuazione al Protocollo infine è prevista l'istituzione di un gruppo tecnico di lavoro congiunto permanente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA