Confcooperative in campo
per sostenere le imprese

Mercoledì 15 luglio, dalle 10 alle 13, si terrà il seminario «Crisi e opportunità: la capitalizzazione delle cooperative tramite finanziamento pubblico» presso l’auditorium della sede in via Serassi 7.

In un periodo di difficile congiuntura economica Confcooperative Bergamo scende in campo per sostenere le imprese organizzando il seminario “Crisi e opportunità: la capitalizzazione delle cooperative tramite finanziamento pubblico” in collaborazione con le Bcc della provincia di Bergamo e Centro servizi aziendali. Il seminario (mercoledì 15 luglio, dalle 10 alle 13 nell'auditorium della Confcooperative, in via Serassi 7) servirà per far luce sulle opportunità legate all’accesso al credito per le imprese.

Ad aprire i lavori sarà il presidente di Confcooperative Bergamo, Sergio Bonetti, e gli interventi successivi degli esperti focalizzeranno l’attenzione sul Cfi e sul Fondo Jeremy, due strumenti di finanziamento per la ricapitalizzazione delle imprese cooperative di produzione e lavoro e delle cooperative sociali. Al seminario interverranno Alessandro Viola del Cfi - Cooperazione finanza impresa Scpa - e Luisa Lovalvo, di Confcooperative Lombardia, che illustrerà le modalità di intervento del Fondo Jeremy Fse, entrambi rivolti ai soci delle cooperative.

A conclusione dei lavori Pieralberto Cangelli, direttore di Confcooperative Bergamo, illustrerà il progetto Credito di Confcooperative Bergamo e Bcc per lo sviluppo di un servizio di assistenza diretta legata alle attività creditizie e finanziarie che coinvolgerà tutti gli istituti di credito cooperativo presenti sul territorio.

Contrazione delle attività e ridimensionamenti aziendali, cali del fatturato e dei consumi ma soprattutto difficoltà nell’accesso al credito bancario sono infatti gli elementi strutturali di una recessione che nel primo quadrimestre del 2009 continua a farsi sentire. Combattere la sfiducia dei soci e delle imprese che subiscono direttamente i contraccolpi della crisi è quindi la priorità di Confcooperative che in queste settimane ha partecipato al dibattito politico sulle possibili misure anticrisi. Oltre alla conferma del riconoscimento della formula d’impresa cooperativa e a un ulteriore rafforzamento degli strumenti di ammortizzazione sociale, tra i provvedimenti che possono fare da volano per la ripresa economica è emersa la detassazione degli utili reinvestiti, da sempre il tema più caro a Confcooperative.

Liberare risorse che consentano alle imprese di investire in modo più robusto e di rafforzarsi matrimonialmente permetterebbe alle imprese di avere una marcia in più per affrontare le continue sfide poste dai mercati. E non solo per il comparto produttivo: la detassazione potrebbe diventare l’occasione per investire in modo più deciso anche in innovazione e ricerca. Produzione, innovazione e occupazione in primo piano: il tutto con un occhio di riguardo all’accesso al credito, spina nel fianco per le aziende che in tempi di crisi soffrono di liquidità e non hanno i mezzi per rimettere in moto l’attività. Gli investimenti rappresentano, infatti, una delle componenti deboli della domanda, a causa soprattutto delle peggiorate condizioni di accesso al credito bancario.

Sui finanziamenti in essere il 42% delle cooperative denuncia richieste di rientro, dove il 25% delle cooperative si è vista respingere la domanda di credito e il 16,7% ha avuto un importo inferiore a quello richiesto. Rispetto ai tempi medi di attesa, il 32,3%, a livello nazionale, denuncia un allungamento dei tempi di concessione. Il 29%, sempre a livello nazionale ha lamentato un aumento dei tassi d’interesse applicati. L’accesso al credito si configura così tra le variabili determinanti per rilanciare l’attività e sostenere la ripresa economica.

Ed è proprio in questa direzione che si sta muovendo Confcooperative Bergamo che con il seminario “Crisi e opportunità: la capitalizzazione delle cooperative tramite finanziamento pubblico” vuole mettere a disposizione dei soci due strumenti utili per accedere a risorse agevolate per capitalizzare l’impresa e sostenere l’occupazione.

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