Energia elettrica, calo dei consumi
Lombardia: -10,7% rispetto al 2008

Nel mese di luglio 2009 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 30,4 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare un calo del 4,3% rispetto ai volumi richiesti a luglio dell’anno precedente. In Lombardia, in particolare, il fabbisogno elettrico è stato di 6,2 miliardi di kilowattora (20,4% del totale nazionale), con un calo del 1,7% rispetto allo stesso mese del 2008.

Nei primi sette mesi del 2009 la Lombardia ha consumato 37,8 miliardi di kilowattora (20,4% del totale), registrando una diminuzione della domanda di energia elettrica pari a -10,7% (contro il -8,2% del totale Italia).

A livello nazionale, sul risultato di luglio 2009, ottenuto a parità di giornate lavorative (23), ha influito una temperatura media mensile superiore di circa mezzo grado rispetto a luglio 2008 (con un conseguente maggior utilizzo di energia elettrica per il ricorso alle apparecchiature refrigeranti). Depurata da questo effetto, la variazione della domanda elettrica di luglio 2009 risulta pari a -4,9% (dato normalizzato).

A livello territoriale la variazione della domanda è differenziata sul territorio nazionale: -7,2% al Nord, -3,5% al Centro e +0,7% al Sud. I 30,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 43,5% al Nord, per il 30,1% al Centro e per il 26,4% al Sud. Nel mese di luglio 2009 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,1% con produzione nazionale e per la quota restante (13,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

In dettaglio, la produzione nazionale netta (26,6 miliardi di kWh) è in calo del 7,4% rispetto a luglio 2008; in crescita la fonte di produzione eolica (+34,4%) e idroelettrica (+0,9%), in calo invece la produzione termoelettrica (-10,3%) e geotermoelettrica (-4,3%). In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di luglio 2009 è risultata in crescita del 3,4% rispetto al mese precedente. Complessivamente il fabbisogno dei primi sette mesi del 2009 ha registrato un calo del 8,2% rispetto allo stesso periodo del 2008; a parità di giorni lavorativi, la diminuzione è pari a -7,7%.

L’andamento negativo dei consumi elettrici non andrà a incidere sulle attività di sviluppo della rete previste da Terna. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, infatti, riconoscendone la natura infrastrutturale, ha introdotto un meccanismo che rende molto marginale l’impatto della diminuzione dei volumi di energia sui ricavi tariffari di Terna, attraverso una “franchigia” di +/-0,5%.

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