«Voucher, strumento utile
Si vigili per un corretto utilizzo»

Un'opportunità interessante per inquadrare tutti quei «lavoretti» che altrimenti destinati al nero, ma anche uno strumento su cui vigilare con attenzione, per evitare che se ne faccia un uso distorto: questa in sintesi la posizione del segretario generale Alai Cisl di Bergamo, Giovanni Magni, sul tema del voucher per il pagamento di prestazioni occasionali di tipo accessorio.

«Il voucher, che si può utilizzare da alcune settimane, ha un valore nominale di 10 euro, con la disponibilità anche di un buono multiplo di 50 euro, equivalente a cinque buoni non separabili – spiega Magni –. L’importo comprende il 13% di quota per i contributi Inps, il 7% per quelli Inail e il 5% che va all’organo erogatore, cioè all’Inps. Il netto è la cifra che il lavoratore riscuote: per esempio, sul buono di 10 euro, percepirà 7,5 euro netti».

Il lavoro accessorio pagato coi voucher può essere utilizzato in numerosi settori: dalle imprese agricole per le attività di carattere stagionale alle imprese familiari nel settore del commercio, turismo e servizi; dal babysittering alle lezioni private.

«La novità di quest’anno è che, in via sperimentale legata al momento di crisi economica e solo fino alla fine del 2009, anche i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, in disoccupazione ordinaria o in trattamento speciale di disoccupazione possono cumulare il lavoro accessorio come integrazione al proprio reddito», ha specificato Magni, aggiungendo che «in questo caso il limite è di 3 mila euro netti all’anno e non per singolo committente».

Il datore di lavoro può richiedere i voucher presso gli uffici Inps, tramite una procedura cartacea o per via telematica, sulla pagina «Accessi ai servizi» del sito www.inps.it, mentre il lavoratore può riscuotere il corrispettivo netto del buono cartaceo presso tutti gli uffici postali.

«I pericoli di un uso distorto di questo strumento ci sono – ha concluso Giovanni Magni –. Servono, perciò, maggiori controlli e sanzioni, soprattutto in questa fase economica».

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