Expo, a Milano un orto botanico
con tutti i prodotti del pianeta

Un grande orto botanico planetario, in cui riportare tutte le coltivazioni e i prodotti alimentari del pianeta: questo diventerà il sito espositivo dell'Expo 2015. il master plan del progetto è stato presentato la mattina di martedì 8 settembre nella Sala delle Otto colonne di Palazzo Reale, alla presenza dei cinque architetti, guidati da Stefano Boeri, che hanno steso le linee guida del progetto.

Bandita la parola monumento, abbandonata l'idea di creare strutture gigantesche e imponenti, l'Expo 2015 di Milano punta a creare un paesaggio di monumentale leggerezza e naturale bellezza. Riprendendo l'antica struttura delle città romane, con il loro doppio asse, il cardo e il decumano, il sito espositivo dell'Expo 2015 avrà due vie perpendicolari tra loro che si incontreranno in una piazza centrale esattamente come molte città di tutto il mondo. Il primo asse, lungo un chilometro e mezzo, sarà il viale principale del sito, che vuole ricordare Les Champs Elysées.

L'asse perpendicolare, lungo 65 metri, incrocerà l'asse principale creando una grande tavola planetaria che vuole essere il simbolo della convivialità per tutti i Paesi del mondo che si affacceranno a Milano.

La parola d'ordine, che è emersa dalla descrizione del sito fatta dai cinque architetti che si sono alternati sul palco, è «flessibilità», una flessibilità che si traduce nell'assenza totale di padiglioni: al posto del cemento ci saranno strutture coperte da tende e circondate dall'acqua, dove verranno ospitate le colture e i prodotti alimentari di tutto il mondo. Lungo l'asse principale si affacceranno i padiglioni di tutti gli Stati del mondo, che avranno a disposizione lotti di terreno su cui riproporre le proprie colture tipiche. L'idea di riproporre una grande tavola su cui affaccino i padiglioni di tutti i paesi del monde prende spunto dall'Ultima cena di Leonardo.

In un territorio che si estende 1,1 milioni di metri quadri ci saranno prevalentemente campi coltivati a seconda delle specificità dei Paesi e pochi elementi architettonici, come la collina che verrà creata con la terra ricavata dagli scavi che verranno fatti, un anfiteatro e un laghetto. Il sito verrà con tutta probabilità collegato alla Fiera di Rho Pero attraverso un ponte.

Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 Spa, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, quello della Camera di Commercio, Carlo Sangalli, e tre membri della Consulta degli architetti, fra cui il milanese Stefano Boeri.

Formigoni si è detto «soddisfatto del livello di elaborazione del progetto e della grande collaborazione intercorsa a tutti i livelli con gli architetti», e ha sottolineato come l'Expo «saprà attirare milioni di persone per sei mesi solo nella misura in cui riuscirà a trasmettere un'esperienza di bellezza». Sono tre, secondo il governatore, le parole chiave sulle quali costruire l'evento: la bellezza, «tratto peculiare e inconfondibile della nostra sensibilità e della storia del nostro popolo»; la creatività, «come genialità nell'inventare e proporre qualcosa di assolutamente innovativo»; l'accoglienza, «anch'essa tipica della nostra tradizione come capacità di incontrare l'altro e di farlo sentire a casa propria».

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