Cgil Bergamo: per colf e badanti
662 pratiche inviate al Ministero

Dopo le prime due settimane di sanatoria sono 662 le pratiche per la regolarizzazione di colf e badanti trasmesse al Ministero degli Interni dagli uffici del patronato Inca-Cgil di Bergamo, che lavora in collaborazione con l’Ufficio diritti del sindacato.

«Siamo la sesta provincia in Italia per numero di domande inviate» dice Giuseppe Errico, coordinatore dell’Ufficio diritti Cgil, che commenta i dati aggiornati. «Il nostro servizio sta funzionando bene, a un ritmo di circa 55 pratiche al giorno. Poche le file, grazie al meccanismo degli appuntamenti presi al telefono. Le persone che arrivano da noi richiedono per metà domande per badanti e per metà domande per colf. In generale, arrivano ben informati: in rari casi la documentazione che i richiedenti ci portano risulta incompleta».

«I datori di lavoro che fanno lavorare irregolarmente possibili candidati alla regolarizzazione sono molti di più di quelli che stanno effettivamente usufruendo della sanatoria - commenta Martino Signori, responsabile del Dipartimento immigrazione per la segreteria Cgil -. Vorrei lanciare un appello: siamo ancora in tempo. Meglio per tutti, a cominciare dai datori di lavoro, avere una badante in regola piuttosto che una clandestina».

Fino al 30 settembre sarà attivo il servizio di consulenza e spedizione delle domande dedicato ai datori di lavoro italiani (o anche stranieri in possesso di carta di soggiorno) che potranno chiedere di regolare le posizioni lavorative di badanti e colf, finora in nero.

Gli appuntamenti per lo svolgimento delle pratiche in Cgil continuano a essere fissati ai numeri 035/3594490 – 035/3594495. Il servizio viene assicurato anche in altre sedi Cgil della provincia oltre a quella del capoluogo: Ponte San Pietro, Dalmine, Treviglio, Romano di Lombardia, Grumello del Monte e Gazzaniga.

In merito alla vicenda della “dichiarazione di ospitalità” che, dall’inizio della sanatoria, sta creando confusione in molti Comuni anche della bergamasca la Cgil precisa che “il Ministero ha puntualizzato nei giorni corsi che, se un datore di lavoro dichiara di vivere con la propria badante o la propria colf straniera, è, come prevede la legge, tenuto a comunicare all’autorità di pubblica sicurezza (Comune, Questura – solo per Bergamo città - o Polizia locale) l’avvio di un’ospitalità entro le 48 ore dall’arrivo dello straniero. Si rischia, altrimenti, una sanzione amministrativa da 160 a 1.100 euro (in genere attorno a 300 euro). Consigliamo quindi a tutti di presentare questa dichiarazione entro due giorni dalla compilazione della domanda di sanatoria”.

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