Sindacati accanto ai lavoratori
«Inaccettabile il piano Tenaris»

La ripresa dopo le ferie estive ha visto l’uscita dal mercato di molte imprese, l’aumento dei licenziamenti e della disoccupazione. Alle crisi già in atto che stanno minando profondamente il sistema economico e sociale bergamasco, ne sono aggiunte altre di notevole importanza e di un ulteriore impatto sociale.

È di pochi giorni la comunicazione della direzione della Tenaris Dalmine dove il piano industriale prevede una riduzione del 36% del personale per un totale di 1.024 persone di cui 717 a Dalmine e 119 a Costa Volpino oltre a prevedere la chiusura dello stabilimento di Piombino.

Un piano inaccettabile che occorre modificare per garantire le prospettive industriali e i livelli occupazionali oggi messi in pericolo. La caduta della produzione industriale, se prolungata, porta in sé una prossima forte contrazione dell’occupazione.

Il commercio internazionale ha subito un tracollo, le aziende sono alle prese con il calo degli ordini e la contrazione della domanda interna, sono in difficoltà a reperire risorse e possono contare su una liquidità molto scarsa anche a causa della stretta creditizia operata dal sistema bancario.

Cgil, Cisl e Uil sostengono con forza le iniziative di lotta dei lavoratori della Dalmine: è inaccettabile scaricare solo sui lavoratori i costi di una ristrutturazione, dopo anni di imponenti ricavi positivi. La Tenaris Dalmine si deve assumere maggiore responsabilità sociale nella gestione di questa ristrutturazione, rivedendo in modo massiccio le ripercussioni sui lavoratori e definendo strumenti alternativi che permettano di mantenere l’occupazione e il patrimonio professionale dei propri dipendenti. Ma ormai tutto il territorio è investito da una profonda crisi.

Occorre che il tema del lavoro e dello sviluppo, cosi come il sostegno dei redditi più bassi da lavoro e da pensione, assuma la vera priorità sia a livello nazionale che sul territorio. Per questo le Segreteria di Cgil, Cisl e Uil nei prossimi giorni convocherà una conferenza stampa per fare il punto della grave situazione occupazionale che investe il territorio. Le stesse inoltre si incontreranno per definire tutte le iniziative sindacali che si riterrà opportuno mettere in campo a difesa dell'occupazione e del reddito di lavoratori e pensionati.

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