Chiude la Hidroberg
Siglata la cassa per fine attività

È stato siglato nella giornata di lunedì 12 ottobre, alla direzione regionale del Lavoro, l’accordo sindacale per l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per un anno, per cessata attività, alla Hidroberg srl di Grassobbio. Il provvedimento riguarderà tutti i 18 lavoratori della storica azienda impiantistica (nell’epoca d’oro la società era giunta a dare lavoro addirittura ad oltre un centinanio di dipendenti Ndr) specializzata nella realizzazione di impianti di riscaldamento, condizionamento, idrico sanitari civili e industriali.

L’intesa sulla cassa integrazione straordinaria, spiega Margherita Dozzi, rappresentante della Fiom-Cgil di Bergamo, è giunta al termine di un delicato periodo e, di fatto, porta alla soluzione temporanea dei problemi per i lavoratori in forza alla società. «La situazione appariva, e resta tuttora, delicata - spiega Dozzi -: la società aveva prospettato la volontà di non proseguire nell’attività tanto che, nelle ultime settimane, era girata voce della possibilità di dar corso alla cessione di un ramo d’attività».

Nel frattempo, spiega sempre la sindacalista, a tutela dei lavoratori che, dopo un periodo di 13 settimane di cassa integrazione ordinaria («avviata nel corso dell’estate»), nelle ultime settimane si sono trovati «a disposizione» non essendoci attività da svolgere, si è trattato per ottenere la copertura della cassa integrazione straordinaria. «Un risultato non scontato - commenta Dozzi - visto e considerato come con i numeri dei dipendenti presenti in azienda, il rischio era dato dalla possibilità di scendere sotto la soglia dei 15 addetti, situazione che avrebbe significato il venir meno delle coperture degli ordinari ammortizzatori sociali».

La cassa integrazione concordata lunedì è uno dei passi di tutela che riguardano i lavoratori: «In arretrato - spiega ancora Dozzi - i dipendenti della Hidroberg vantano le spettanze di luglio e agosto. Tanto è vero che proprio ad accompagnamento dell’intesa siglata per la copertura della cassa straordinaria, è stato siglato un impegno con l’azienda per un piano di rientro che, da qui a novembre, dovrebbe permettere di recuperare quanto ancora da riscuotere da parte dei lavoratori». Confermati anche i contatti («ma che non hanno sortito alcun risultato») per l’ipotizzata cessione di un ramo d’azienda e l’impegno alla copertura al più presto delle spettanze in arretrato dei dipendenti.

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