Aeroporti, Orio attende
l'accordo tra Verona e Brescia

Niente concessione ai bresciani, ma maggioranza della società «D'Annunzio» che controlla lo scalo di Montichiari. Sarebbe questa l'offerta dei veronesi della «Catullo» ai soci bresciani che ora stanno studiano le contromosse. Orio al Serio, dal canto suo, resta alla finestra in attesa dell'accordo e del possbile ampliamento di prospettiva nei confronti dello scalo bergamasco.

Due settimane fa il presidente della Provncia di Brescia, Daniele Molgora, si era detto interessato all'ampliamento della futura holding con Verona anche a Orio al Serio. A Verona però ci sono pareri discordi e il presidente della «Catullo», Fabio Bortolozzi, rilancia anche l'ipotesi di una joint venture solo tra Brescia, Verona e Milano.

Intanto mercoledì il Consiglio di amministrazione della «Catullo» ha deliberato all'unanimità «la modifica alla struttura dell’aumento di capitale gia approvata dall’assemblea del 15 maggio scorso. La modifica consiste nel conferimento al Consiglio di Amministrazione della societa, a far data dal 1 giugno 2010, della delega ad aumentare il capitale sociale con nuove azioni ordinarie qualora non fosse possibile procedere alla sottoscrizione dei warrant. Sostanza e tempi dell’operazione rimangono invariati l’aumento di capitale, che dovra realizzarsi in quattro tranches entro il 31 dicembre 2012, e finalizzato a far fronte agli impegni contenuti nel piano di investimpnti per i prossimi anni, in supporto ai previsti livelli di autofinanziamento della societa e ad un piano di finanziamento bancario a medio/lungo termine Il termine per la sottoscrizione della prima tranche da parte dei soci è fissato per il prossimo 31 ottobre».

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