Giornata di azione internazionale
per la crisi della Tenaris Dalmine

Una giornata di azione internazionale in tutti gli stabilimenti del gruppo Tenaris nel mondo tra il 23 e il 27 novembre: è quanto ha deciso il Consiglio sindacale mondiale dei lavoratori del Gruppo Tenaris come prima iniziativa del piano di azione internazionale. Lo comunica Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo.

L'altro giorno, intanto, il Consiglio sindacale mondiale dei lavoratori del Gruppo Tenaris, riunitosi a Bergamo dal 28 al 30 ottobre, ha espresso la propria solidarietà ai lavoratori dei siti produttivi italiani in lotta contro i licenziamenti annunciati e la chiusura dello stabilimento di Piombino.

Ecco la lettera inviata all'amministratore delegato di Tenaris Vincenzo Crapanzano: «Appoggiamo la posizione espressa unitariamente dai sindacati italiani e dal coordinamento nazionale delle RSU in merito al piano industriale presentato dal management, la cui conseguenza sociale è il licenziamento di 1.024 lavoratori su un totale di 2.800 occupati nei 4 siti produttivi di Arcore, Costa Volpino, Dalmine e Piombino.

Non siamo d’accordo che la crisi economica globale sia usata nel mondo per recuperare margini di profitto da parte delle imprese transnazionali a scapito dell’occupazione, delle condizioni di lavoro e dei livelli di protezione sociale, memori di quanto già accaduto alla Tenaris in Argentina, Canada, Colombia e Romania.

Questa situazione mette in luce con maggiore evidenza la necessità di rafforzare strumenti di rappresentanza dei lavoratori e dei sindacati a livello internazionale. Per questo motivo reiteriamo la nostra richiesta alla Direzione del Gruppo Tenaris di riconoscere formalmente il Consiglio Sindacale Mondiale che, peraltro, nella giornata di ieri (28 ottobre, ndr) si è incontrato all’interno dello stabilimento di Dalmine.

Solo un confronto paritario tra sindacati e Azienda a livello internazionale, può consentire un avanzamento delle relazioni industriali, un miglioramento del dialogo sociale e il rispetto dei diritti fondamentali in tutti paesi, a partire dalla Colombia dove non è garantita un’effettiva libertà sindacale e un normale sviluppo della contrattazione collettiva.

A questo fine riteniamo necessario e di reciproco interesse, che la Direzione del Gruppo e la FISM avviino un negoziato per un Accordo Quadro Internazionale sui diritti fondamentali dei lavoratori riconosciuti nelle convenzioni dell’OIL, anche in coerenza con le politiche aziendali dichiarate da Tenaris in materia di Responsabilità Sociale».

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