Posti di lavoro persi, la Cisl:
Bergamo terza in Lombardia

Bergamo, con 5.285 posti di lavoro persi nei primi 10 mesi del 2009, è la terza provincia della Lombardia in valori assoluti. In questo periodo - secondo i dati raccolti dalla Cisl lombarda - nella nostra regione stati cancellati in totale 42.809 posti: il dato è stato ricavato sulla base delle richieste di mobilità approvate fino al 22 ottobre 2009 e riferite a lavoratori occupati con contratti a tempo indeterminato.

Per la Cisl 15.784 posti sono stati persi in aziende con oltre 15 dipendenti e altri 26.945 nelle imprese più piccole, mentre 80 sono i lavoratori frontalieri. Il 60 per cento delle persone licenziate sono uomini, 25.796, mentre il restante 40% sono donne, 17.013.

Tanti anche gli immigrati: 7.562 contro i 35.247 italiani. Per Fiorella Morelli, della segreteria regionale della Cisl, i dati «confermano la gravità della crisi, che continua a cancellare posti di lavoro». È il motivo per cui la Cisl ha chiesto politiche attive e percorsi formativi per riqualificare chi è stato espulso dal lavoro e creare le condizioni per poter sfruttare nuove opportunità di occupazione, anche in settori diversi da quelli tradizionali.

Nell'intero 2008 le persone licenziate erano state 27.735, contro le 25.064 dell'anno prima. La provincia più colpita è Milano, con 16.365 licenziati, seguono Brescia (6.043), Bergamo (5.285) e Varese (3.825). I numeri più bassi, invece, si hanno a Sondrio (644) e Lodi (856).

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