Abb: prospettive positive per l’esercizio

Abb: prospettive positive per l’esercizioNel 2003 fatturato in calo del 6%, ma a trainare sono stati i settori «tecnologie per l’automazione» (Sace di Bergamo) e le «power technologies» (Tms di Dalmine)

Dopo un esercizio che ha visto una contrazione dei ricavi (-6% a 1,62 miliardi) «dovuta ad una questione tecnica legata all’andamento dell’unità impiantistica Oil Gas il cui fatturato è abbastanza oscillante, le prospettive per Abb Italia sono «molto positive».

A spiegare la situazione del gruppo è stato Gian Francesco Imperiali, presidente e amministratore delegato di Abb Italia che ha evidenziato come la quota dell’export sui ricavi sia salita dal 46% al 48%.

«Il gruppo va bene nel suo complesso e per le attività più industriali il 2003 è stato un anno sicuramente positivo» ha spiegato il presidente Imperiali. Secondo il presidente il settore trainante per il gruppo è stato quello delle tecnologie dell’automazione (62%). che comprende lo stabilimento Sace di Bergamo, seguito dalle «power technologies» che includono lo stabilimento Tms di Dalmine, operativo nella media tensione (36%), e da «Oil Gas» (1%).

La multinazionale svizzero svedese nel suo complesso nel 2003 ha aumentato dell’8% i ricavi a 18,79 miliardi di dollari ed ha ridotto leggermente la perdita netta d’esercizio a 767 milioni di dollari (meno 783 nel 2002), più ampia dei 447-704 attesi dal mercato, ma con una migliorata redditività che ha visto crescere il margine operativo lordo (Ebit) dal 2% del 2002 al 3,5% (3,7% tenendo conto delle rettifiche per i disinvestimenti), avvicinandosi all’obiettivo prefissato del 4%.

Nell’ultima frazione del 2004 la società è peraltro riuscita a dimezzare le perdite, a 387 milioni dagli 828 del 2002, con una crescita del fatturato dell’1% a 5,08 miliardi e un aumento degli ordini del 9% a 4,67 miliardi. Per il terzo anno consecutivo non è prevista distribuzione di dividendo.(19/02/2004)

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