Alla Smi l’asta per la cartiera Cima

Il gruppo ha fatto sapere di non aver ancora preparato un piano, ma ha spiegato che l’intenzione è quella di riprendere l’attività e di assicurare i posti di lavoro

La Cima continuerà ad essere un’azienda di San Giovanni Bianco. Il gruppo Smi - che ha la sede a mezzo chilometro dalla cartiera in concordato preventivo - si è aggiudicato l’asta: dopo il ritiro delle società Ermes e Nexpap era rimasto l’unico concorrente.

Il contratto sottoscritto questa mattina dal consigliere delegato della Smi, Arsenio Nava, prevede l’affitto fino al 31 dicembre del 2005 della cartiera (50 mila euro il canone mensile) e la proposta irrevocabile d’acquisto di 15,5 milioni di euro che scatterà al termine della locazione.

Il gruppo ha fatto sapere di non aver ancora preparato un piano, ma ha spiegato che l’intenzione è sicuramente quella di riprendere l’attività e di assicurare i posti di lavoro, che alla Cima sono in 145, tutti attualmente in cassa integrazione speciale.

Tempi e modi della ripresa e del ricollocamento saranno definiti nei prossimi giorni nell’incontro che la Smi avrà con i sindacati. Il contratto sottoscritto, infatti, per salvaguardare i posti di lavoro pone come condizione necessaria la sigla di un accordo sindacale.

(14/11/2003)

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