Alternare il lavoro tra ufficio e casa
Al Cesvi succede. E la frutta è gratis

Meno stress e più produttività a costo zero, o quasi. È il bilancio di sei mesi di smart working al Cesvi, la fondazione di partecipazione bergamasca che si occupa di cooperazione internazionale. E che sta conciliando - oltre all’orario di lavoro e le esigenze della vita privata - i valori etici di un’organizzazione non governativa con le buone pratiche del mondo profit.

Istituito a luglio 2016, il pacchetto relativo al lavoro agile punta oggi al raddoppio, concretizzando nella pratica alcune delle parole d’ordine della Giornata internazionale della donna, appena festeggiata.

Il Cesvi, fondato a Bergamo nel 1985, ha la sede nazionale in città e conta su una struttura di 48 dipendenti, 38 cooperatori operativi all’estero, a cui vanno aggiunte circa 740 persone assunte localmente, nei 24 Paesi dove l’organizzazione è presente con i suoi progetti di solidarietà, oltre ad un migliaio di volontari. L’età media del personale è al di sotto dei 38 anni e il numero di quote rosa è pari al 51% dell’organico. La possibilità di lavorare da casa un giorno a settimana è piaciuta – ne ha usufruito nei primi sei mesi l’87% - tanto che adesso è possibile suddividere lo smart working in due mezze giornate sempre settimanali.

Il pacchetto è stato completato con le buone pratiche della rete Workplace Health Promotion che promuove la salute e a cui Cesvi ha aderito con la distribuzione bisettimanale gratuita di frutta in ufficio; con il programma «Un fiocco in azienda», che aiuta a valorizzare la genitorialità con un percorso di affiancamento che prevede incontri di preparazione al parto e consulenze su salute e alimentazione.

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