Anno nero per la Bayer: cresce solo in Italia

Bayer, multinazionale che ha un polo produttivo nella bergamasca, a Filago, ha chiuso il 2003 con una perdita netta di 1,361 miliardi di euro, leggermente superiore alle previsioni degli analisti, a fronte di un utile di 1,060 miliardi nel 2002. Il dato - che ha contribuito a condizionare anche l’andamento borsistico odierno di Piazza Affari - è stato reso noto il gruppo chimico-farmaceutico di Leverkusen. Secondo quanto è stato spiegato, il risultato negativo è imputabile soprattutto a effetti straordinari dovuti a svalutazioni, oneri di ristrutturazione e ammortamenti. In calo anche il fatturato, passato da 29,624 a 28,567 miliardi, e il margine operativo lordo, diminuito da 4,922 a 3,532 miliardi. Ma tuttavia va anche sottolineato che l’andamento in Italia è invece risultato in controtendenza, vale a dire in crescita.

Il numero uno della Bayer, Werner Wenning, ha dichiarato di non essere soddisfatto dei risultati aziendali, commentando comunque positivamente l’aumento del 5% del cash-flow lordo a 3,2 miliardi di euro. Nel 2004 il gruppo prevede una crescita del 10% sia del margine operativo lordo che del risultato operativo al netto degli effetti straordinari, ha spiegato ancora Wenning.

(18/03/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA