Autotrasporto merci
Lunedì giornata di sciopero

Contro la modifica dei tempi di guida e riposo, per la sicurezza stradale, per il divieto totale del riposo in cabina oggi è sciopero: confermata la mobilitazione dei lavoratori dipendenti del settore dell’autotrasporto merci che incrociano le braccia dalle 0 alle 24.

Al Parlamento Europeo sono in discussione le modifiche (proposte dalla Commissione) al Regolamento 561 del 2006, contenute nel cosiddetto «Pacchetto Mobilità» (Mobility Package) varato il 31 maggio scorso. Per i sindacati però alcune di queste misure peggioreranno notevolmente soprattutto il lavoro dei conducenti professionisti di camion e pullman.

«Pur registrando una moderata soddisfazione per le misure non approvate il 10 gennaio dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo sui tre pilastri del Mobility Package che riteniamo sarebbero devastanti per le condizioni di lavoro e sicurezza, il quadro resta molto negativo con profonde divisioni tra delegazioni nazionali e gruppi politici», hanno commentato i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil e Faisa-Cisal e Ugl Fna.

Con lo sciopero i sindacati sperano di bloccare ogni modifica del Regolamento, «in particolare – spiegano - nel passaggio in cui si prevede la possibilità di distribuire in modo squilibrato i tempi di guida e riposo, con la concentrazione del riposo lungo nella quarta settimana determinando perciò un allungamento dei tempi di lavoro nelle prime tre settimane. Una distribuzione squilibrata dei tempi di guida e di riposo significa produrre conseguenze in modo diretto sulle condizioni di lavoro: più fatica, meno concentrazione, più difficoltà di recupero. Significa meno sicurezza per i lavoratori e per tutti gli utenti della strada».

Uno sciopero che in Bergamasca non dovrebbe però avere conseguenze pesanti, secondo il segretario provinciale della Fai Doriano Bendotti: «Prevediamo un impatto modesto sulle nostre aziende, tranne in alcune grandi realtà sindacalizzate. A mio giudizio la gestione dei tempi di guida andrà a definirsi senza particolari scontri: sono convinto che in un momento in cui le imprese stanno trovando lavoro, ma con sempre meno autisti a disposizione, potrà essere trovata una soluzione di buon senso».

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