Banche e prestiti non restituiti
Sono 5 miliardi nella Bergamasca

Un buco da riassorbire nei bilanci degli istituti di crediti: 4,4 miliardi quelli delle imprese.

Ammontano (al 21 dicembre 2016) a 4,472 miliardi di euro le sofferenze nette (prestiti non restituiti) delle banche nei confronti delle imprese bergamasche. 789, invece, i milioni non incassati per credito erogato alle famiglie. Per un totale di 5,261 miliardi di debiti, un buco da riassorbire nei bilanci degli istituti di credito. Ma quali le cause di questo «mal di pancia» delle banche?

«Innanzitutto la crisi economica: dal 2007 al 2015 il Pil italiano si è ridotto del 10% (nell’Ue meno 2%), la produzione industriale è scesa del 25% (-10% Ue). E mentre della prima crisi (quella sui mutui subprime) ne siamo usciti quasi indenni, da quella dei debiti sovrani no. Inoltre, altra causa, la lentezza delle procedure di recupero dei crediti, che richiedono un tempo più che doppio rispetto alla media europea». Circa il 50% delle sofferenze «proviene dal settore edile. La crisi del mercato immobiliare ha quindi provocato il default di molte aziende» ha spiegato Domenico Piatti, docente dell’Università di Bergamo, nel corso del convegno «Reciprocità nella fiducia tra imprese e banche», organizzato da Bergamo Sviluppo e dal Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio.

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