Banche, in un anno nella Bergamasca gli sportelli in più sono soltanto quattro

Più che nell’espansione territoriale, nell’ultimo anno le banche italiane sono state impegnate nelle riorganizzazioni interna, anche a seguito delle aggregazioni avviate in precedenza. Così, negli ultimi 12 mesi, la crescita degli sportelli bancari si è praticamente fermata: il saldo tra luglio 2003 e luglio 2004, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, vede in provincia di Bergamo una crescita di solo quattro sportelli, che portano così il totale a quota 635. In realtà di nuovi sportelli ne sono stati aperti di più (12, in media uno al mese), senza contare i cambi d’insegna legati a cambi di proprietà, ma allo stesso tempo ne sono stati chiusi anche otto. Grazie allo sbarco, in città in via Zambonate, del Credito Valtellinese, proprio a fine luglio, il numero delle banche operative in provincia di Bergamo è rimasto invariato a quota cinquanta. Nel corso degli ultimi dodici mesi sono infatti comparse quattro nuove insegne, ma ne sono scomparse altrettante. Oltre al Valtellinese, gli altri debutti di sportelli bancari sono per Banca Generali Spa, Unicredit Banca per la casa Spa e Banca di credito coopeativo di Inzago. Invece hanno comunicato la cessazione dello sportello bancario Banca Woolwich, Credit Suisse (Italy), Banca Primavera e l’Abbey National Plc.

Per numero di sportelli la Banca Popolare di Bergamo Spa, pur non avendo aperto nuove filiali, resta al primo posto con 134. L’intero gruppo Bpu conferma invece quota 145. Secondo in classifica è il Credito Bergamasco, salito da 80 a 85 sportelli con le aperture delle filiali di Schilpario, Caravaggio, Cividino di Castelli Calepio, Grassobbio e Luzzana. Il gruppo Banco Popolare di Verona e Novara, comprendendo anche Aletti, sale così a quota 86. Al terzo posto resta il San Paolo Imi, con i suoi 83 sportelli, davanti a Banca Intesa che, con la chiusura della «doppia presenza» a Lovere, Treviglio e Seriate, scende da 43 a 40.

(28/08/2004)

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