Bologna, all’aeroporto una pista «made in Dalmine»

La «Cavalleri Ottavio Spa» ha vinto la lotta contro il tempo e si è meritata l’elogio del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Pietro Lunardi. L’impresa di Dalmine è riuscita a completare con una settimana di anticipo i lavori che le erano stati affidati per l’ammodernamento dell’aeroporto Marconi di Bologna, trasformato da nazionale a intercontinentale.

La Cavalleri è specializzata in costruzioni edili e stradali: la Sab, la società di gestione dell’aeroporto Marconi, aveva chiesto lo sforzo supplementare di concludere i lavori entro il 2 luglio, anziché entro il 9 come previsto da contratto, e l’azienda bergamasca ha risposto in modo positivo. E Lunardi ha sottolineato che l’aeroporto di Bologna è «un caso di eccellenza», un esempio di «comportamento imprenditoriale encomiabile» proprio perché «i lavori sono stati ultimati con una settimana di anticipo, un record».

Questi i numeri: 180 mila metri quadrati d’asfalto, con circa mezzo milione di metri cubi di materiale riportato, e 120 chilometri di cavi per alimentare 860 luci che corrono sotto la pista.

Il primo decollo di un volo intercontinentale da Bologna ha avuto per destinazione Bangkok.

(12/07/2004)

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