Brembo, 1° trimestre a +9,6%
Prodotto il centomilionesimo disco

Dati positivi per Brembo e un numero importante raggiunto nella produzione: è stato realizzato in Polonia il centomilionesimo disco.

«Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti in questo primo trimestre dell’anno. I nostri successi nascono da una solida identità manifatturiera e non è quindi un caso se oggi, insieme ai Consiglieri di Brembo, oltre a rendere pubblici i primi dati economici e finanziari del 2016 celebriamo la produzione del nostro centomilionesimo disco nel nostro sito polacco di Dabrowa. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie al costante impegno dell’intero team di questo stabilimento, in attività dal 2006, ma è certamente un risultato che premia anche il lavoro di tutti i dipendenti Brembo nel mondo». Lo dice il presidente della Brembo Alberto Bombassei che presenta così i dati dei ricavi del primo timestre della società: I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo, ammontano nel primo trimestre 2016 a € 563,6 milioni,in crescita del 9,6% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. A parità di cambi i ricavi aumentano del 10,5%. Prodotto il centomilionesimo disco in Polonia.

«Mi associo alla soddisfazione del nostro presidente per questi buoni risultati, in particolare per la significativa crescita dei margini, sostenuta ancora una volta da un efficiente utilizzo della capacità produttiva. Ritengo opportuno evidenziare che nella seconda parte dell’anno dovremo sostenere i costi di ramp-up legati ai nuovi stabilimenti produttivi che stanno partendo in Messico e negli Stati Uniti, fondamentali per sostenere la futura crescita globale del Gruppo ha aggiunto il vicepresidente Matteo Tiraboschi.

A livello geografico, le vendite in Germania crescono dell’11,4%, nel Regno Unito del 24,0% e in Francia del 13,7%. L’Italia risulta in lieve calo (-2,6%). Il continente asiatico continua il suo trend positivo, con l’India che cresce del 9,0% (+15,6% a parità di cambi), la Cina del 13,9% (+16,8% a parità di cambi) e il Giappone del 39,9%. Bene anche il mercato nordamericano, con le vendite verso Stati Uniti, Messico e Canada che aumentano del 12,6% (+10,5% a parità di cambi), mentre il Sudamerica (Brasile e Argentina) è in ulteriore calo del 37,7% (-12,1% a parità di cambi), per il permanere della difficile situazione macroeconomica e di mercato.

Nel primo trimestre 2016 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 364,5 milioni, con un’incidenza del 64,7% sui ricavi, percentualmente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 66,2% dei ricavi, a € 340,3 milioni.

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