Consorzio Agrario verso un nuovo assetto

Dopo dieci anni di gestione commissariale, il Consorzio Agrario provinciale (1500 soci) si appresta a voltare pagina. Mercoledì prossimo, 14 gennaio 2004, è in programma l’assemblea ordinaria per rinnovare gli organi di governo (consiglio di amministrazione, collegio sindacale e probiviri).

Non è invece possibile convocare una seduta straordinaria per il fatto che, nel corso delle settimane a cavallo di novembre-dicembre scorsi, le assemblee "primarie" (o meglio preassemblee) hanno eletto solo dieci delegati all’assemblea orobica: un numero purtroppo non sufficiente a rappresentare almeno quel terzo degli associati al Consorzio Agrario Provinciale che per regola costituisce il quorum minimo necessario a ritenere validamente costituita l’assise in seduta straordinaria. Per questo motivo, non potrà essere assunta alcuna decisione per il nuovo statuto sociale, mentre non ci sono limitazioni allo svolgimento dell’assemblea ordinaria che, invece, dovrà nominare il consiglio di amministrazione (12 membri), il collegio sindacale (5 membri, di cui 3 ordinari e 2 supplenti) e il collegio dei probiviri.

Di fatto, quindi, ci si appresta al ritorno alla gestione ordinaria del Consorzio Agrario: proprio la nomina dei dodici membri del consiglio di amministrazione apre la strada al passaggio di consegne tra il commissario ad acta e governativo Luigi Rossi (che ha retto il Cap in questi anni) e il nuovo presidente del Consorzio, che sarà eletto in seno al cda nel corso della prima riunione da convocarsi a nomina avvenuta. Proprio la nomina del nuovo presidente sarà il momento in cui i "poteri" passeranno ufficialmente dal commissario alla nuova guida del Cap.

Nel frattempo, però, il prossimo impegno che vedrà coinvolto il commissario (vista l’impossibilità dello svolgimento dell’assemblea straordinaria per l’approvazione del nuovo statuto) sarà quello di rendere esecutivo il decreto ministeriale (dei dicasteri delle Attività Produttive e delle Politiche Agricole) per l’accoglimento dello statuto sociale (già predisposto dal commissario stesso) che potrebbe essere emesso nei prossimi giorni.

Il Consorzio, storicamente appannaggio della Coldiretti (il 70% circa degli iscritti farebbe riferimento a questa organizzazione, il 30% circa farebbe riferimento all’Unione Agricoltori, mentre in minima parte sarebbero coinvolti anche gli iscritti alla Cia-Confederazione Italiana Agricoltura), pare sia comunque alla ricerca di una guida «condivisa»: in particolare le due anime principali - Coldiretti e Unione - starebbero «dialogando» anche in queste ore per verificare la possibilità di individuare se non un listone «unitario» da presentare all’assemblea di domani almeno un organismo dalla composizione equilibrata che permetta in seguito di sviluppare politiche di sviluppo costruttive sul Consorzio stesso.

(12/01/2004)

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