Conto corrente, quanto mi costi
Rincaro medio fino al 40%

I rincari sui conti correnti bancari ci sono stati, anche se non è così facile quantificarli. Tra canoni annui e costi vari (movimenti, bonifici, prelievi allo sportello e al bancomat, costo degli assegni, per citare solo alcune voci), gli incrementi variano non solo da banca a banca ma da conto a conto della stessa banca.

Significativi – secondo un’indagine della Stampa relativa agli ultimi 4 anni – sono, ad esempio, gli incrementi (a famiglia) per i conti correnti misti (sportello più on line): +41%, dagli 82 euro annui di fine 2013 agli attuali 115 euro; anche se i più costosi restano quelli tradizionali (solo sportello, niente on line): 173 euro l’anno (con aumenti più contenuti: +17% rispetto ai 122 euro di fine 2013).

Costi più bassi per i conti esclusivamente on line, anche se l’incremento nei quattro anni è stato elevato: +45% (da 65 euro del 2013 agli attuali 92 euro). Recentemente anche l’inserto «Economia» del Corriere ha svolto un’analoga indagine relativa al biennio inizio 2016-fine 2017 dalla quale risultavano aumenti medi dei conti allo sportello del 20% (da 117 a 140 euro) e dei conti on line (delle banche tradizionali) del 17% (da 92 a 108 euro). Secondo, infine, la rilevazione di dicembre di SosTariffe.it, rispetto al 2013 si riscontra un aumento massimo dei costi del 41%, pari a circa 43 euro in più all’anno.

Su L’Eco di Bergamo in edicola l’analisi con valutazioni dei costi delle principali banche presenti sul territorio, basandoci su quanto comunicato dagli stessi istituti e sui dati delle citate indagini.

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