Crisi Volare, due compagnie in lizza

Il Cda di Volare ha dichiarato lo stato di insolvenza del gruppo, al termine di una lunga riunione, tenuta nella sede di Interbanca, a Milano. Questa dichiarazione permetterà alla Compagnia aerea low cost di chiedere l’eventuale ammissione alla legge Marzano, se dovessero venire approvate le modifiche alla legge stessa ventilate nel corso del fine settimana. In giornata i vertici della compagnia avranno un incontro con l’Enac per verificare se esistono per la compagnia le condizioni per il mantenimento della licenza del trasporto aereo.

Ieri intanto si sono alternate le voci e le proteste dei dipendenti, i sequestri dei bilanci da parte della Finanza, la disponibilità di due compagnie come Blue Panorama e Meridiana a subentrare in tempi rapidi. Poi il drammatico consiglio d’amministrazione della compagnia, iniziato alle 18 a Milano e durato fino a tarda notte.

CORTEO DEI LAVORATORI A GALLARATE

Circa 500 dipendenti di Volare Group hanno sfilato ieri mattina in un corteo di protesta, per le vie di Gallarate, dove la compagnia aerea ha la sua sede. Decine gli slogan che hanno scandito la protesta: il più ripetuto dai lavoratori, che chiedono la salvaguardia dei quasi 1500 posti, recitava: «Vogliamo Volare, vogliamo lavorare». Nel pomeriggio due presidi all’aeroporto di Malpensa (dove i dipendenti si sono anche scusati per il disagio patito dai passeggeri), e a Milano, di fronte alla sede di Interbanca dove, qualche ora dopo, si è tenuto il consiglio d’amministrazione della compagnia. In serata si apprendeva che la società ha deciso di chiedere «un mese di cassa integrazione per tutti i dipendenti».

BILANCI SEQUESTRATI Nelle stesse ore la Procura di Busto Arsizio ha incaricato la Guardia di Finanza di Varese di sequestrare tutti i documenti contabili della società fin dall’inizio dell’attività (1997), nell’ambito dell’inchiesta in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio e appropriazione indebita aggravata. Al microscopio soprattutto i bilanci dal 2001 al 2003, anni in cui la voragine finanziaria si è allargata a dismisura. Oggi intanto, davanti al procuratore della repubblica di Busto Arsizio, Antonio Pizzi, e al sostituto procuratore Roberto Craveia, compariranno per essere sentiti alcuni personaggi appartenenti, attualmente o nel passato, al vertice amministrativo della società, per fornire chiarimenti e delucidazioni su quella voragine di 250 milioni di euro di cui hanno parlato i tre consulenti della società.

ACCUSE DI CONFLITTO D’INTERESSE Sono accuse pesantissime quelle che arrivano da Andrea Molinari, ex amministratore delegato di Volare Group: la società sarda che gestiva il call center delle prenotazioni del gruppo, controllata per il 72%, prendeva al contempo le prenotazioni per il neonato vettore concorrente MyAir.com. «Un conflitto di interessi pazzesco», secondo Molinari, che spiega di essersi accorto quasi da subito della mancanza del controllo di gestione della società (in cui è entrato il 15 luglio per andarsene il 20 ottobre).

«STOP DEI PAGAMENTI AGLI AEROPORTI» La compagnia avrebbe inoltre da tempo interrotto i pagamenti ai principali aeroporti coinvolti dalle rotte Volare». Ma sul fronte Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio, le bocche restano cucite circa eventuali pagamenti rimasti in sospeso dalla compagnia: tutti attendono di conoscere gli sviluppi futuri dopo il cda di ieri pomeriggio e se logicamente nessuno si dichiara ottimista fonti della società aeroportuale si limitano a precisare che «la sospensione dei voli riguarda solo novembre, per dicembre nulla è ancora escluso».

BLUE PANORAMA E MERIDIANA ALLA FINESTRA Intanto non mancano le offerte per rilevare la rete del gruppo: la compagnia Blue Panorama Airlines si dice pronta «a subentrare in tempi rapidi in buona parte della rete nazionale e internazionale sin qui servita dal gruppo». Poche ore dopo questo annuncio anche Meridiana manifestava il suo interesse «a rilevare l’attività di Volare sul mercato nazionale».

(23/11/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA