Dalle star di Hollywood a Ligabue
Silvio Albini e i suoi tessuti nel mondo

Dalla casa reale inglese a principi e Capi di Stato, passando per attori e l’opera lirica.

Silvio Albini, scomparso per un malore lunedì 22 gennaio all’età di 61 anni, ha portato i suoi tessuti in tutto il mondo, scelto dalle griffe più alla moda - Zegna, Etro, Hugo Boss, Kiton, Etro, Hermes, Louis Vitton sono solo alcuni -, ambito dai sarti più celebri che proprio con i cotoni Thomas Mason, DJ Anderson e Albiate 1830 hanno vestito principi, politici, celebrità e divi del mondo del cinema e della musica. I cotoni Albini sono stati scelti da Turnbull & Asser, fornitore della casa reale inglese, hanno vestito le nozze del principe Alberto di Monaco, ma anche Nicolas Sarkozy così come lo chef «pop» Davide Oldani: per lui Paolo Maffeis ha realizzato la «prima camicia da cuoco» con un cotone doppio ritorto Giza 87 di Thomas Mason.

Albini è arrivato anche a Hollywood con Anto Beverly Hills, il camiciaio delle star del cinema americano che indossano camicie dello storico brand inglese Thomas Mason. Indimenticabile l’evento in via della Spiga, nel quadrilatero della moda milanese: qui nel giugno 2015 Silvio Albini aveva organizzato la mostra «La via del cotone. Viaggio alla scoperta dell’oro bianco», con immagini di Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Will Smith, Michael Douglas, Tom Cruise e Johnny Depp, tutte star di Hollywood che indossano, sia sul set sia nella vita privata, camicie realizzate con tessuti Albini. Che hanno vestito anche il cinema italiano: il cotone egiziano Giza 87 è stato infatti indossato da Raoul Bova, così come Carlo Verdone, ma anche Alessandro Gassman o Neri Marcorè.

Nel 2014 ha anche debuttato all’opera, «vestendo» gli abiti da scena della Manon Lescaut di Giacomo Puccini, fino a uno dei rocker italiani più amati: per il concerto alla Royal Albert Hall di Londra, nel 2012, Ligabue indossava una camicia in tessuto Denim sport del marchio Albiate 18.

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