Due mesi senza stipendio Primo sciopero a Gandalf

Due mesi senza stipendioPrimo sciopero a GandalfOltre al mancato pagamento dei salari, la decisione dei lavoratori è stata presa anche per la drammatica situazione finanziaria in cui versa l’azienda e l’assenza di garanzie per l’occupazione

Non hanno ricevuto ancora lo stipendio di settembre e il 60% di quello di agosto i 195 dipendenti di Gandalf che operano a Bergamo. Così ieri, riuniti in assemblea, hanno deciso di scioperare e hanno dato mandato ai sindacati di avviare tutte le procedure per effettuare l’agitazione al più presto. Sarebbe il primo sciopero deciso nella compagnia aerea.

Oltre al mancato pagamento dei salari, la decisione dei lavoratori è stata presa anche per la drammatica situazione finanziaria in cui versa l’azienda e l’assenza di garanzie per l’occupazione: «Nonostante le nostre continue richieste – spiega Paolo Pagani, segretario generale della Fit-Cisl di Bergamo – Gandalf non ha dato alcuna risposta sul futuro dei lavoratori, che a loro volta stanno perdendo ogni fiducia nell’azienda». «Lo sciopero non risolverà i problemi finanziari di Gandalf – aggiunge Salvatore Campisi, segretario generale della Filt-Cgil orobica –, ma almeno attirerà l’attenzione dell’opinione pubblica su questo grave problema».

La protesta dovrebbe svolgersi alla fine del mese. Trattandosi di trasporto pubblico, infatti, i sindacati devono rispettare le procedure previste dalla legge in materia: prima la comunicazione al Prefetto e un incontro con l’azienda e poi l’indicazione di alcune date in cui svolgere lo sciopero alla commissione di garanzia ministeriale che dovrà valutare se lo sciopero interferisce o meno con altre agitazioni nel settore.

L’agitazione si propone di fermare anche i voli. Tra i 195 dipendenti ci sono anche 68 piloti e 35 assistenti di volo che, se aderiranno allo sciopero, in base alla normativa non potranno fermarsi per più di quattro ore. Ottanta sono poi gli impiegati, 10 i quadri, 2 i dirigenti e 20 i dipendenti dei servizi di terra della società Gss (Gandalf Store Services): questi dovrebbero fermarsi per otto ore bloccando biglietteria e servizi di assistenza. «Noi ci auguriamo che nel frattempo da Gandalf giungano segnali positivi – spiegano Pagani e Campisi –. Se così fosse lo sciopero potrebbe anche essere sospeso».

I tempi, comunque, considerata la procedura, sono abbastanza lunghi e l’agitazione rischia di sovrapporsi o svolgersi a ridosso dell’assemblea straordinaria e ordinaria dei soci Gandalf fissata in terza convocazione il 28 ottobre per discutere della ricapitalizzazione. Gandalf in questa fase sta intensificando gli sforzi per uscire dalla pesante situazione finanziaria: dopo che la manifestazione di interesse di un gruppo americano per la sottoscrizione di parte dell’aumento di capitale, la compagnia ha reso noto di avere in corso «contatti verbali» con «soggetti industriali e finanziari che stanno valutando l’opportunità dell’operazione» di ricapitalizzazione. L’assemblea di Gandalf, che a Bergamo ha la sede operativa, è stata fissata in prima convocazione il 24 e in seconda il 25. In un primo momento era stata convocata in prima il 30 settembre, in seconda ieri e in terza il 14 ottobre. Poi è stata revocata e l’ordine del giorno integrato nella parte straordinaria con il punto «anticipata chiusura dell’operazione di aumento di capitale di cui alla delibera del 29 gennaio 2003: delibere inerenti e conseguenti». Se il 28 non ci saranno nuove sottoscrizioni dell’aumento di capitale la società sarà chiamata a prendere le necessarie decisioni in ordine alla messa in liquidazione.

(08/10/2003)

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